Dentro il libro i conflitti tra la realizzazione personale e professionale e la condizione delle donne nate nell’immediato dopoguerra, la società dell’epoca con le sue problematiche
La complessa storia degli anni Sessanta e Settanta in Italia è ricostruita nei ricordi di un’appassionata allieva di Federico Caffè, professore universitario di economia misteriosamente scomparso nel 1987. E quello che racconta il volume “Memorie di un’allieva di Federico Caffè” di Floriana Mariani, Iacobelli editore, da pochissimo in libreria.
Una giovane donna si trova alle prese, negli anni Sessanta e Settanta, con l’esperienza universitaria, in una società in rapida evoluzione. I sogni, i progetti di una gioventù goliardica, nella quale è tutto unito: la voglia di vivere, le canzoni, lo studio, la contestazione. I conflitti tra la realizzazione personale e professionale e la condizione delle donne nate nell’immediato dopoguerra, cui fa da sfondo la società dell’epoca con le sue problematiche, le contraddizioni, gli scontri generazionali, politici, economici. Su tutto si staglia netta la figura carismatica del professor Federico Caffè, che l’autrice ha avuto come docente, con i suoi insegnamenti, con la sua capacità di preveggenza di futuri scenari, con la sua scomparsa ancora avvolta nel mistero.
Floriana Mariani, nata a Roma nel 1945, si è laureata in Economia e Commercio all’Università degli Studi di Roma nel 1968. Ha pubblicato Il bilancio partecipativo, editore Aracne; ha collaborato con articoli ai Quaderni di Moby Dick, a cura del Tavolo dell’Archivio Storico e Centro di Documentazione sul Territorio del Municipio VIII (n. 1: Garbatella – Lo stabilimento dei Bagni Pubblici; n. 2: I colli di San Paolo dalla Garbatella alla Collina Volpi; n.3: Tor Marancia, borgata di Roma). Ha partecipato al libro Garbatella 100 – Il racconto di un secolo, Cara Garbatella.