Dopo la rissa tra ragazze in Piazza Europa, si torna a parlare di inciviltà e violenza. Il consigliere Gelsomino scrive alla Prefetta: “Serve un presidio di polizia costante per debellare il fenomeno”
CATANIA – La rissa tra giovani ragazze, immortalata prontamente da cellulari e smartphone, è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi. Che vedono l’area di piazza Europa, un tempo una delle più eleganti di tutta la città, protagonista suo malgrado di scene di profondo degrado, palcoscenico inconfondibile di atti vandalici e soprusi di ogni genere. Dall’esplosione di fuochi d’artificio in piena notte e senza autorizzazione, alle carovane di motorini che scorrazzano sulle scale, incuranti di qualsiasi forma di bene pubblico o collettivo. Azioni che, sempre più spesso, possono sfociare in forme di violenza e postate senza filtri dai testimoni, più o meno complici.
Torna l’allarme inciviltà a Catania
Torna l’allarme inciviltà a Catania, città che sembra sprofondare sempre di più in un buio civile e istituzionale, con il favore del vuoto che, da mesi ormai, sembra esserci nelle stanze del potere e tra i politici, troppo impegnati evidentemente nella campagna elettorale estiva per vedere ciò che sta succedendo. E che sembra sfuggito di mano. È quanto ammette il consigliere comunale Giuseppe Gelsomino, capogruppo di Prima l’Italia, che ha scritto una lettera alla Prefettura per chiedere azioni urgenti e non più rinviabili.
“Mi preme segnalarle – scrive Gelsomino alla Prefetta Maria Carmela Librizzi – come cittadino di questa città, prima ancora che di consigliere del Comune di Catania, l’incresciosa situazione in cui versa il controllo dell’ordine pubblico di Piazza Europa. Ogni weekend, infatti, la zona si trasforma in un Far West da fare invidia a qualsiasi produzione di Sergio Leone”.
Totale abbandono da parte delle istituzioni
Gelsomino scrive di “risse, baby gang e scooter che sfrecciano in percorsi pedonali oltre che di ‘vendita di stupefacenti. Il quadro che ne viene fuori è di totale abbandono delle istituzioni di quello che invece dovrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della nostra città’ – continua. “Un grido di dolore e di aiuto”, quello del consigliere, che si appella alla Prefettura, chiedendo uno sforzo per invertire la tendenza. “Da quello che ho avuto modo di visionare io stesso – continua l’esponente del Consiglio comunale – nella zona vige uno stato di anarchia in cui gruppi di giovani si riuniscono, fuori da ogni regola del vivere civile che invece le istituzioni dovrebbero garantire”.
E alle quali, da mesi ormai, si appellano cittadini, esponenti politici, società civile e stampa, compresi noi del Quotidiano di Sicilia che da tempo segnaliamo il degenerare della situazione in tutta la città e in piazza Europa in particolare. “Oggi vista sempre più come un porto franco per delinquere – tuona Gelsomino – piuttosto che come uno spazio per famiglie, tempo libero e momenti di svago”.
Senza contare il disagio per chi, lì, vive o lavora. Da qui la richiesta da parte di Giuseppe Gelsomino di “un intervento volto a sradicare quella che sta diventando una malsana abitudine di utilizzo di quella zona – afferma. Basterebbe infatti, a mio modesto avviso, una presenza costante dello Stato, tradotta in un presidio delle forze di polizia, per debellare il fenomeno”.