Il candidato alle Regionali sulla grande opera: "C’è un progetto esecutivo ci sono tutti i presupposti per l’avvio".
“Le associazioni di categoria e i corpi intermedi sono il sensore della nostra economia, ecco perché li sto incontrando tutti sperando di vincere le elezioni e collaborare a stretto contatto con loro”.
A parlare è il candidato del centrodestra alle prossime elezioni Regionali, Roberto Schifani. Questa mattina il senatore ha tenuto un incontro con Confcooperative per parlare dei problemi di settore e capire come potere intervenire.
“Centrodestra compatto, quando si è uniti si vince”
“C’è molto da fare – dice Schifani – soprattutto nelle infrastrutture, comunicazioni, agricoltura, snellire la burocrazia, Ponte sullo Stretto. Abbiamo le idee chiare e se verrò eletto partirò immediatamente con la marcia ingranata”.
Sulla corsa politica Schifani dice: “Il popolo del Centrodestra ha ritrovato compattezza e unità, sa quasi con certezza che quando si è uniti si vince. Noto inoltre che trovo associazioni di categoria e corpi intermedi molto interessati al lavoro che stiamo facendo, abbiamo infatti avuto incontri con loro sempre proficui e interessanti. Sono una persona che ascolta è il mio slogan è miglioriamo la Sicilia insieme”.
Cateno De Luca qualche giorno fa ha attaccato Schifani per l’assenza in occasione del confronto in Rai, Schifani replica così: “Non mi piace la politica litigiosa, preferisco dare un’immagine della politica responsabile e che risolve i problemi e non di una politica che fa bagarre”.
“Ponte sullo Stretto? Ci battiamo da tempo”
Schifani poi parla del Ponte sullo Stretto: “Più che cavallo di battaglia il Ponte sullo Stretto è una realtà per la quale ci battiamo da tempo, adesso ci sono i presupposti perché il centrodestra ha sempre voluto l’opera, poi è stato il centrosinistra a parlare di altro”.
“La procedura sarà semplice – prosegue – il contratto è cantierabile. L’appalto era stato conferito, poi Corrado Passera del Governo Monti l’ha cancellato tanto che c’è un contenzioso in essere tra Stato, Impregilo e altre società per 600 milioni di danni, che non so chi li pagherà”.
“Detto questo il ponte è cantierabile, c’è un progetto esecutivo ci sono tutti i presupposti per l’avvio, c’è la volontà politica del sottoscritto e anche del presidente Occhiuto, c’è la volontà politica di tutti i partiti della coalizione nazionale che andranno a governare da qui a qualche giorno”.