Alessia Piperno in viaggio in Iran non dava sue notizie ai genitori dal 28 settembre, giorno del suo trentesimo compleanno. Poi la telefonata in lacrime: "Sono stata arrestata"
“Questa ragazza è Alessia Piperno, ed è mia figlia. È una viaggiatrice solitaria, gira il mondo per conoscere usi e costumi dei popoli. Si è sempre adeguata e rispettato le tradizioni e, in certi casi, gli obblighi, di ogni paese che ha visitato”. E’ parte dell’appello, accorato, del padre di Alessia Piperno su facebook. Non sentiva sua figlia, una ragazza romana di 30 anni, dal 28 settembre, giorno del suo compleanno.
La ragazza era in Iran alle prese con uno dei suoi tanti viaggi. Il cellulare irraggiungibile e su whatsapp l’ultima attività era datata 28 settembre. La preoccupazione dei genitori di Alessia è aumentata a dismisura quando è arrivata una telefonata che, in lacrime, informava i genitori di essere stata arrestata dalla polizia iraniana a Teheran mentre festeggiava il suo compleanno. Con lei ci sarebbero alcuni amici. Poche parole ma disperate. La ragazza, scrive il padre su facebook, chiedeva aiuto.
La Farnesina sta verificando se Alessia è realmente in prigione in Iran
Ora la Farnesina, informata sui fatti, sta verificando se Alessia Piperno è realmente chiusa in una prigione di Teheran. Sono naturalmente ore di grande apprensione per la famiglia romana che attende di sapere dove è rinchiusa Alessia e il motivo del suo arresto.