Le città siciliane, da Alcamo e Scicli, sono pronte a trasformarsi in grandi musei diffusi, visitabili con un unico coupon tutti i weekend del mese
La cultura e la bellezza appartengono a tutti e fanno stare bene. E il Festival “Le Vie dei Tesori” è un’ottima occasione per scoprire le meraviglie della Sicilia con uno strumento unico e smart.
La XVI edizione, partita a settembre, sta coinvolgendo quindici città di tutta l’Isola, nei weekend fino al 30 ottobre.
Nei weekend di settembre è già stato possibile partecipare ad eventi e iniziative organizzati in 8 città, per tre weekend: Bagheria, Caltanissetta, Enna, Marsala, Mazara, Messina, Termini Imerese, Trapani.
Con l’ingresso del mese di ottobre, il testimone è passato alla debuttante Alcamo, poi Palermo, Carini, Catania, Cefalù, Ragusa, Scicli che diventeranno grandi musei diffusi, visitabili con un unico coupon. Terrazze, giardini, cupole, musei, chiese, conventi, palazzi – in gran parte visitabili per l’occasione – saranno aperti e raccontati, pronti ad affascinare il pubblico curioso e appassionato del festival. E ancora esperienze imperdibili, passeggiate, eventi. Tutti appuntamenti imperdibili per riempirsi di bellezza (l’elenco completo è disponibile su www.leviedeitesori.com).
IL QDS CONSIGLIA
Palermo
Tutta Palermo da vivere, da terra, dal cielo, dal mare. Sono 87 i luoghi da visitare, molti dei quali aperti per la prima volta; 26 le esperienze speciali; 100 le passeggiate; 9 gli itinerari fuori porta. E poi un festival nel festival, che animerà i luoghi di teatralizzazioni e di musica. Visite speciali con degustazione.
Quando: tutti i weekend fino al 30 ottobre
Le antiche Fornaci Maiorana
Un salto indietro nel tempo, quando operai e “carusi” scavavano la pietra in condizioni estreme, spaccando a colpi di piccone la calcarenite da cui poi ricavare la calce. Entrare nelle Fornaci Maiorana è un viaggio nel passato.
È un complesso costituito da due fornaci per la produzione della calce viva e da un frantoio per gli inerti.
Catania
“Melior de cinere surgo”, ovvero “rinasco dalle ceneri ancor più bella”. Catania è così, come la fenice che trattiene l’iscrizione incisa sulla Porta Garibaldi, a simbolo di una popolazione che, instancabile, ha continuato a ricostruire la propria città sulle ceneri della precedente. Anfiteatri, giardini, chiese, cupole, palazzi nobiliari: un’occasione unica per scoprire la città.
Quando: tutti i weekend fino al 30 ottobre
La grotta dell’Amenano
Nelle cantine dell’ostello di piazza Currò è possibile ammirare un corso d’acqua che scorre all’interno di uno dei tanti canali in cui era imbrigliato l’Amenano prima dell’eruzione del 1669. Indossando stivali impermeabili, si scende di una decina di metri al di sotto della colata e all’interno del canale per vivere un’avventura fantastica.
Ragusa
Il terremoto del 1693 segnò la seconda vita della città sotto il segno del barocco, ma Ragusa rinacque dalle macerie, più bella di prima. Ragusa superiore con le sue chiese, le rocche, i passaggi che salgono in verticale. E poi Ibla è un miraggio di luci e di ombre, con la piazza centrale che è un salotto a cielo aperto dove il tempo sembra essersi fermato.
Quando: tutti i sabati e le domeniche fino al 16 ottobre
Palazzo Arezzo di Trifiletti
Dalla seconda metà dell’Ottocento, il Palazzo custodisce la memoria dei luoghi e della storia di un casato tra i più antichi dell’intera Sicilia. E la struttura architettonica si presenta ancora intatta. Varcato il sontuoso portale in pietra asfaltica del cortile e la scenografica scalinata, appaiono arredi, il pavimento a maioliche, affreschi, tessuti, oggetti dei nobili proprietari.
Carini
Carini affonda da sempre le sue radici in una storia millenaria e in leggende affascinanti: “Le Vie Dei Tesori” ritorna in città dopo il successo del debutto dello scorso anno: sarà un vero viaggio alla scoperta dei luoghi di Carini di solito chiusi al pubblico, ma carichi di storia, bellezza e mistero.
Quando: tutti i sabati e le domeniche fino al 16 ottobre
Catacomba Paleocristiana di Villagrazia di Carini
Con i suoi 3.500 metri quadrati di superficie visitabile, la catacomba di Villagrazia di Carini è una delle più importanti testimonianze del Cristianesimo delle origini nell’isola: offre gallerie maestose e cubicoli ipogei, con sepolture e loculi. Straordinari gli affreschi.
Cefalù
Cefalù si distende lungo un mare blu intenso, protetta dalla sua Rocca maestosa, che le ha dato il nome antico di “Kephaloidion”: un ricamo di vie e cortili, monumenti e botteghe, con un occhio al profondo blu del mare e uno al fitto verde delle Madonie.
Quando: tutti i sabati e le domeniche fino al 16 ottobre
Il lavatoio Medievale
Nell’antico lavatoio sembra ancora di sentire le voci e i canti delle donne che vi andavano per fare il bucato: l’ambiente, in cui trionfa il calcare “a lumachella” della Rocca, dalla scalinata alle vasche, è reso unico dall’incontro dell’architettura in pietra con l’acqua che senza sosta scorre, fredda e abbondante, da 22 bocche di ghisa, la maggior parte a forma di teste leonine.
Scicli
Difficile, arrivati a Scicli, andare via. Tanto incantata è questa cittadina dove le facciate settecentesche della via Mormino Penna, ma più di tutte quella di Palazzo Beneventano, sono – secondo l’Unesco – “un capolavoro del genio creativo umano dell’età tardo-barocca”. Solenne e accogliente insieme, è un inno alla qualità della vita.
Quando: tutti i sabati e le domeniche fino al 16 ottobre
Il presepe nella grotta delle Cento scale
Era il 1977 e i due fratelli Marinero decisero di costruire un presepe perenne, una città in miniatura con i suoi personaggi, le casette, le luci: per scoprirlo si devono scendere i cento gradini che conducono dalla sommità del colle di San Matteo fino a valle. È la misteriosa e affascinante grotta delle Cento scale, un antico passaggio che conduce a una sorgente d’acqua dolce.
Alcamo
La “città opulenta e gioconda” descritta dall’imperatore Carlo V nel 1535, affonda le sue radici nell’antichità tra misteriosi elimi, romani e bizantini. Oggi Alcamo è città di vino e arte, con un centro storico ricco ed elegante, e ha un polmone verde nella Riserva Bosco d’Alcamo. È tutta da scoprire
Quando: tutti i sabati e le domeniche fino al 16 ottobre
Il Castello dei Conti di Modica
Sul prospetto nord resistono due originarie finestre monofore e, nel cortile interno, bifore, trifore e una elegante scalinata in stile gotico-catalano. Lo scalone d’onore del castello e? in rosso ammonitico del Monte Bonifato, mentre all’interno è allestito il teatrino dell’opera dei pupi.