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Parlamentari ignoranti leggono e scrivono

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giovedì 20 Ottobre 2022

Democrazia debole o Dittatura

Xi Jinping è stato eletto per la terza volta segretario del Partito comunista cinese e per conseguenza presidente della Repubblica. Cosicché potrà andare avanti per altri cinque anni, terzo lustro della sua presidenza. Ma non basta, perché egli ha fatto approvare una modifica costituzionale con la quale non ci sono limiti ai nuovi mandati. Perciò, verosimilmente in base al suo stato di salute, egli resterà Capo assoluto dell’Impero cinese forse fino al 2040.

Dopo Mao Zedong e Deng Xiaoping, Xi ha fatto inserire nella costituzione anche il suo pensiero, che diventa quindi cogente per quel popolo di 1,4 miliardi di abitanti.
Qual è il pensiero del neo segretario? In primo luogo quello di riprendersi Taiwan per “regolarizzare” il territorio, come ha fatto con Hong Kong. Ma questo fatto non è in discussione perché il mondo occidentale, a cominciare dagli Stati Uniti, impedirà con ogni mezzo che si verifichi, anche perché in quel Paese si produce ben il sessanta per cento dei semiconduttori.

Perché vi scriviamo di Xi? Per la semplice ragione che egli in questi dieci anni ha fatto crescere impetuosamente l’economia di quel Paese, togliendo dalla povertà milioni di persone, anche se essa è ancora estesa nelle periferie e nei luoghi agricoli. Persino nel periodo del Covid, l’economia cinese è cresciuta molto più di quelle occidentali.

Ma allora, sorge spontanea la domanda: per fare crescere il benessere della popolazione, per eliminare anche in parte la povertà, per diffondere fiducia nei cittadini, è meglio una Dittatura o una Democrazia debole, fragile, che ascolta tutti, ma non decide e quindi fa crescere il malessere dei propri cittadini?
Sappiamo la sollevazione di tanti “benpensanti” che continuano ad elencare i cosiddetti diritti, ma in modo inconcludente perché la pura e semplice elencazione non porta mai al miglioramento dello stato generale dei cittadini, che deve essere il primo obiettivo di qualunque governante.
Per cui, fermo restando che la Democrazia è sempre il miglior sistema di governo per i popoli, ci sono alcuni vantaggi della Dittatura.

Perché la Democrazia è così debole? Perché i parlamentari sono mediamente ignoranti. Una volta si diceva che per essere eletti bisognava sapere leggere e scrivere. Oggi si chiede loro che abbiano competenze, conoscenze, capacità di discernimento, per valutare quali siano le leggi più efficaci per migliorare lo stato dei cittadini. Ma dobbiamo constatare con grande disappunto che non tutti i nostri seicento parlamentari, appena eletti, hanno questi requisiti, anche se sanno leggere e scrivere.
Dai loro curricula si evince che hanno conoscenze molto modeste, che sanno poco di istituzioni, che non conoscono storia, letteratura, filosofia, matematica, geografia, sociologia ed altre branche del sapere indispensabili per avere una mentalità aperta, atta a risolvere i gravi problemi che si presentano ad un popolo martoriato come quello italiano.
È per questo che sarebbe necessario, invece, che i componenti delle istituzioni fossero sapienti e competenti.

Per far funzionare meglio le istituzioni è necessario che la burocrazia funzioni bene, come quella francese, notoriamente efficiente, o quella spagnola, che sta crescendo qualitativamente in modo notevole.
Ma perché la burocrazia funzioni bene occorre che la testa, cioè i rappresentanti delle istituzioni, abbiano qualità e competenze tali da poterla guidare senza esserne imbrogliati.
I testi di legge e gli innumerevoli decreti governativi sono redatti dai burocrati, ma poi, quando essi vengono portati nelle Commissioni parlamentari, vengono stravolti dai componenti delle varie Commissioni incompetenti, i quali inseriscono frasi e parole più per soddisfare le fameliche lobbies che non per migliorare il testo delle norme.
Lo stesso dicasi di un Consiglio dei Ministri ove vi sono componenti esperti, ma altri che presenziano…
Ritorniamo al quesito iniziale, se sia meglio una Dittatura o una Democrazia debole: non sappiamo. Però è certamente meglio una Democrazia forte e vera. Ma essa non alberga, almeno per il momento, nel nostro Paese.

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