Naro parte del progetto "Puoi" per sostenere l’integrazione - QdS

Naro parte del progetto “Puoi” per sostenere l’integrazione

Naro parte del progetto “Puoi” per sostenere l’integrazione

martedì 01 Novembre 2022

Giovani extracomunitari svolgeranno un tirocinio con il Comune per offrire alla cittadinanza servizi di pubblica utilità, nell’ambito dell’iniziativa finanziata da Anpal Servizi e ministero del Lavoro

NARO (AG) – Un tirocinio in Comune per giovani soggetti extracomunitari per favorire percorsi di inclusione sociale e lavorativa e perseguire il rafforzamento sociale e linguistico dei partecipanti.

Ha preso ufficialmente il via nei giorni scorsi il progetto Puoi (Protezione unita a obiettivo integrazione), finanziato da Anpal Servizi e dal ministero del Lavoro, attraverso una convenzione stipulata con l’Ente gestore Aps-Endas provinciale Agrigento.

L’iniziativa prevede l’attivazione in tutto il Paese di 4.500 percorsi integrati di inserimento socio lavorativo rivolti a cittadini migranti vulnerabili regolarmente presenti sul territorio nazionale, al fine di migliorarne l’occupabilità e di promuoverne l’inserimento nel mercato del lavoro. I destinatari dell’iniziativa sono i cittadini di Paesi terzi titolari di protezione internazionale e umanitaria, titolari di permesso di soggiorno rilasciato nei casi speciali e per protezione speciale, che consentono lo svolgimento di attività lavorativa, nonché i cittadini stranieri entrati in Italia come minori non accompagnati e regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale.

“L’intervento – si legge sul sito del ministero del Lavoro – prevede la partecipazione degli Enti, pubblici e privati, autorizzati all’intermediazione a livello nazionale ovvero accreditati ai servizi per il lavoro a livello regionale, selezionati attraverso un Avviso unico nazionale”.

Gli obiettivi specifici del progetto sono: la promozione, la gestione e il monitoraggio dei percorsi di integrazione socio-lavorativa, attraverso la definizione di un piano di azione individuale e lo strumento della “dote”, articolata in tre diverse componenti quali un’indennità per il tirocinante (finanziata con risorse Fse-Pon Inclusione); un contributo al soggetto ospitante (finanziato con risorse Fami) e un contributo al soggetto proponente (finanziato con risorse Fami). Si punta anche alla qualificazione dei percorsi di integrazione avviati, attraverso l’assistenza e l’accompagnamento agli operatori coinvolti, la messa a disposizione e la condivisione di metodologie e strumenti di intervento finalizzati a valorizzare le competenze e le qualifiche dei destinatari, al fine di migliorare il loro livello di occupabilità e accrescere le loro opportunità di occupazione.

“I tirocinanti – ha commentato il sindaco Maria Grazia Brandara – saranno impegnati in attività di servizio di pubblica utilità. Ringrazio l’assessore ai Servizi sociali, Valentina Gueli Alletti, per il lavoro svolto per consentire l’avvio del progetto”.

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