Giovani extracomunitari svolgeranno un tirocinio con il Comune per offrire alla cittadinanza servizi di pubblica utilità, nell’ambito dell’iniziativa finanziata da Anpal Servizi e ministero del Lavoro
NARO (AG) – Un tirocinio in Comune per giovani soggetti extracomunitari per favorire percorsi di inclusione sociale e lavorativa e perseguire il rafforzamento sociale e linguistico dei partecipanti.
Ha preso ufficialmente il via nei giorni scorsi il progetto Puoi (Protezione unita a obiettivo integrazione), finanziato da Anpal Servizi e dal ministero del Lavoro, attraverso una convenzione stipulata con l’Ente gestore Aps-Endas provinciale Agrigento.
L’iniziativa prevede l’attivazione in tutto il Paese di 4.500 percorsi integrati di inserimento socio lavorativo rivolti a cittadini migranti vulnerabili regolarmente presenti sul territorio nazionale, al fine di migliorarne l’occupabilità e di promuoverne l’inserimento nel mercato del lavoro. I destinatari dell’iniziativa sono i cittadini di Paesi terzi titolari di protezione internazionale e umanitaria, titolari di permesso di soggiorno rilasciato nei casi speciali e per protezione speciale, che consentono lo svolgimento di attività lavorativa, nonché i cittadini stranieri entrati in Italia come minori non accompagnati e regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale.
“L’intervento – si legge sul sito del ministero del Lavoro – prevede la partecipazione degli Enti, pubblici e privati, autorizzati all’intermediazione a livello nazionale ovvero accreditati ai servizi per il lavoro a livello regionale, selezionati attraverso un Avviso unico nazionale”.
Gli obiettivi specifici del progetto sono: la promozione, la gestione e il monitoraggio dei percorsi di integrazione socio-lavorativa, attraverso la definizione di un piano di azione individuale e lo strumento della “dote”, articolata in tre diverse componenti quali un’indennità per il tirocinante (finanziata con risorse Fse-Pon Inclusione); un contributo al soggetto ospitante (finanziato con risorse Fami) e un contributo al soggetto proponente (finanziato con risorse Fami). Si punta anche alla qualificazione dei percorsi di integrazione avviati, attraverso l’assistenza e l’accompagnamento agli operatori coinvolti, la messa a disposizione e la condivisione di metodologie e strumenti di intervento finalizzati a valorizzare le competenze e le qualifiche dei destinatari, al fine di migliorare il loro livello di occupabilità e accrescere le loro opportunità di occupazione.
“I tirocinanti – ha commentato il sindaco Maria Grazia Brandara – saranno impegnati in attività di servizio di pubblica utilità. Ringrazio l’assessore ai Servizi sociali, Valentina Gueli Alletti, per il lavoro svolto per consentire l’avvio del progetto”.