Parte la simulazione della protezione civile che andrà avanti fino al 6 novembre coinvolgendo Sicilia e Calabria. Frane e rischio maremoto gli effetti di una scossa di questa intensità
L’ultimo terremoto a pochi chilometri dallo Stretto di Messina è stato registrato un giorno fa. Una scossa lieve, di magnitudo 2, in mare nel Tirreno Meridionale. Anche se il sisma non ha avuto alcuna conseguenza dimostra quanto siano frequenti questi fenomeni in quella zona della nostra Penisola. Ecco perchè il terremoto di oggi, di magnitudo 6, che verrà simulato sullo Stretto, è un test importante, per verificare il livello di sicurezza quando accadono simili eventi naturali.
Terremoto sullo Stretto di Messina, parte l’esercitazione
Dal 4 al 6 novembre in Calabria e Sicilia si farà un test. Le due regioni, infatti, sono protagoniste dell’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022” che ha l’obiettivo di verificare come il Servizio Nazionale della protezione civile sia in grado di rispondere a un evento sismico. Il test avviene in un’area a elevata pericolosità, con il coordinamento del Dipartimento della protezione civile.
Il terremoto del 16 gennaio 1975
L’esercitazione simula interventi per il terremoto che il 16 gennaio 1975, con epicentro nell’entroterra di Reggio Calabria, colpì l’area dello Stretto di Messina. Per rendere maggiormente significativa la risposta in termini di gestione dell’emergenza, nella simulazione è stata incrementata la magnitudo dell’evento (da 4.7 a 6). Una intensità del genere sarebbe capace di provocare frane o addirittura eventi di maremoto.
L’esercitazione coinvolge 37 comuni della Provincia di Reggio Calabria più Gioia Tauro, il cui porto è entry point per i soccorritori, e 19 comuni della Provincia di Messina.
In cosa consiste l’esercitazione
L’esercitazione si compone di una parte reale di “test” che prevede l’effettivo impiego di risorse a livello nazionale e locale in tutta una serie di attività di protezione civile e di una parte di attività da effettuare per “posti di comando”, ovvero da remoto, come la verifica della comunicazione tra centri operativi attivati ai diversi livelli territoriali. Osservatori speciali di queste attività sono i rappresentanti dei consolati stranieri in Italia in visita nei luoghi dell’esercitazione.
Il nuovo sistema di allarme
Durante “Sisma dello Stretto 2022” è prevista una nuova sperimentazione del sistema di allarme pubblico nazionale IT-alert per informare, tramite l’invio di notifiche istantanee sui cellulari, i cittadini che vivono, lavorano o transitano nei comuni costieri coinvolti nell’esercitazione rispetto al possibile arrivo di onde di maremoto per effetto del terremoto simulato.