Vittorio Sgarbi si rivolge al ministro per la Cultura dopo le "scintille" tra i due sul tema della gratuità dei musei
“La gratuità dei musei deve valere per i cittadini della città dove i musei sono situati. I musei devono essere per i cittadini come le biblioteche, dove uno entra, prende un libro, ma non è che paga. Su questo, esorto il ministro Sangiuliano a rivedere la sua posizione perché credo che il ministro non possa non convenire con me che l’accesso, avendo noi il problema di rieducare gli italiani, non debba essere un fatto costoso ma un fatto democratico”. L’appello al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano arriva dal sottosegretario Vittorio Sgarbi che, tramite l’Adnkronos, si rivolge all’ex direttore del Tg2, fresco della sua prima carica istituzionale, dopo le ‘scintille’ tra i due sul tema della gratuità dei musei.
Il critico d’arte: “Anche i musei devono essere spazi comuni agevolati”
La precisazione del sottosegretario alla Cultura prende le mosse dalle dichiarazioni del ministro Sangiuliano a proposito del cosiddetto ‘bonus Spid’, con il quale il ministro vorrebbe applicare uno sconto ai tagliandi per l’entrata in sala legandolo allo Spid. “Proprio partendo dal tema caldo del bonus cinema, di cui lui ha parlato ieri, lo esorto a valutare che la mia idea di gratuità, che lui non condivide, non vale per gli stranieri, o per i turisti, ma vale per i cittadini della città -sottolinea Sgarbi- Un cittadino di Forlì non paga il museo di Forlì. Paghi il caffè, compri il catalogo ma non paghi la visita al museo”. Come le biblioteche e i cinema “anche i musei devono essere spazi comuni agevolati. Questo risarcisce una confidenza col museo”, aggiunge Sgarbi.