Gli accertamenti hanno fatto emergere una vera e propria attività organizzata di 'reclutamento' dei lavoratori a basso costo
Lavoratori in nero e irregolari, alcuni dei quali beneficiari del reddito di cittadinanza. E’ quanto emerge dall’operazione ‘Sole cocente’ dei finanzieri del Comando provinciale di Ragusa, che hanno denunciato due caporali e il titolare di un’azienda agricola per intermediazione illecita e sfruttamento dei lavoratori. Per il proprietario dell’impresa sono scattate anche sanzioni amministrative in materia di lavoro nero e irregolare per un totale di circa 50.000 euro.
A fare scattare le indagini, coordinate dalla Procura di Ragusa, è stata una segnalazione al 117. I finanzieri hanno effettuato così dei controlli sui terreni segnalati nelle campagne di Vittoria, trovando in oltre 15 ettari di appezzamenti, ancora intenti a lavorare nelle serre, 32 lavoratori, per lo più di origine extracomunitaria, di cui 20 in nero e 12 irregolari. Gli accertamenti hanno fatto emergere una vera e propria attività organizzata di ‘reclutamento’ dei lavoratori a basso costo che, per necessità di sopravvivenza, hanno accettato le svantaggiose condizioni di lavoro loro imposte.
I finanzieri hanno individuato anche i ‘caporali che, oltre a percepire la loro paga giornaliera, gestivano, per conto dell’azienda agricola, i pagamenti settimanali di tutti i lavoratori, trattenendo un’ulteriore somma al giorno a titolo di provvigione. Emersa anche l’indebita percezione del reddito di cittadinanza da parte di 12 dei lavoratori in nero, che sono stati denunciati e nei cui confronti è stata avanzata la proposta di sequestro preventivo per l’importo complessivo di 98.550 euro, pari alle somme indebitamente percepite.