Il virologo Fabrizio Pregliasco invita a "superare l'approccio ideologico" su questi dispositivi: "Dovremmo considerarle al pari degli occhiali da sole, come una protezione"
“Le attuali disposizioni, che non obbligano più a indossare la mascherina” in situazioni di rischio, “nemmeno la vietano” a chi vuole difendersi da Covid o dall’influenza stagionale e dagli altri virus respiratori che, circolando insieme a Sars-CoV-2, portano gli esperti a prospettare un inverno imprevedibile. “Quindi io credo che si debba sdoganare l’uso delle mascherine“, del resto “sempre utilizzate dagli orientali per proteggere se stessi e, in caso di sintomi respiratori, anche per rispetto nei confronti degli altri e per evitare di contagiarli”. Il virologo Fabrizio Pregliasco invita a “superare l’approccio ideologico” su questi dispositivi. E se è vero che “tornare all’obbligo sarebbe molto complicato – spiega all’Adnkronos Salute – si potrebbe comunque dare un’indicazione serena e di buon senso: la mascherina ha dimostrato oggettivamente di servire, usiamola per le persone fragili e a rischio”.
“Come ho sempre detto – ricorda il docente di Igiene all’Università Statale di Milano, direttore sanitario dell’Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio del capoluogo lombardo – dovremmo considerare le mascherine un po’ come facciamo con gli occhiali da sole, cioè come una protezione da usare quando serve per i soggetti fragili, le persone a rischio e in generale chi si sente ancora a disagio in situazioni di affollamento. Ricordiamoci dei turisti orientali, che anche per rispetto degli altri si sono sempre messi la mascherina”, ripete Pregliasco. “Ecco, io credo che questa sia l’indicazione – suggerisce – superando appunto quei comportamenti ideologici di chi, quando c’era l’obbligo, per esempio in treno orgogliosamente si toglieva la mascherina appena dopo che era passato il controllore come a dire ‘adesso siamo liberi'”.
“E’ chiaro – ammette il medico – che in questa fase non è facile rilanciare un obbligo che tornerebbe a presentare difficoltà di adesione, magari in una minoranza di persone, ma rumorosa. Sarebbe sicuramente difficile da un punto di vista politico, perché come sempre la politica ha il dovere di mediare tra i bisogni di salute e gli aspetti economici, sociali e psicologici collegati”. Da qui dunque la via indicata da Pregliasco: “La mascherina non è vietata, possiamo tenerla e indossarla con buon senso”.