Nei primi tre anni il bonus ha permesso una crescita della lettura nella fascia d’età 18-21 anni dal 46,8% al 54%
“La 18App deve continuare a essere a favore di ogni ragazzo e ragazza che diventa maggiorenne, senza alcuna distinzione, perché la cultura è libertà ed è per tutti, così come lo è la scuola pubblica”. E’ l’appello congiunto al governo e al ministro della Cultura di tutte le associazioni di settore (Aie – Associazione Italiana Editori, Adei – Associazione degli Editori indipendenti, Ali – Associazione Librai Italiani, Sil – Sindacato Italiano Librai, Federcartolai Confcommercio, Aib – Associazione Italiana Biblioteche, Siae – Società Italiana degli Autori ed Editori, Slc-Cgil Sezione Nazionale Scrittori) di fronte alle ipotesi di legare l’elargizione dei 500 euro per consumi culturali al reddito familiare attraverso l’Isee.
Carta cultura per neomaggiorenni
“La carta cultura per i neomaggiorenni è il primo momento in cui lo Stato entra in relazione con il ragazzo e la ragazza diventati adulti – si legge ancora nella nota – E’ il modo in cui il Paese accompagna la sua nuova cittadinanza riconoscendone al contempo la libera espressione culturale, la sua capacità di prendere decisioni autonome. Legare la carta cultura al reddito, cancellarne il carattere universale, vuol dire svilirne la natura, che è quella di essere uno sprone verso ogni nuovo cittadino alla partecipazione attiva alla vita culturale”.
Crescita lettura nella fascia 18-21 anni dal 46,8% al 54%
“Proprio l’universalità della misura, inoltre, è alla radice del suo successo nel promuovere la lettura, come certificato dall’Istat – continuano nella nota le associazioni di settore- Nei primi tre anni il bonus ha permesso una crescita della lettura nella fascia d’età 18-21 anni dal 46,8% al 54%. Dopo la sua approvazione in Italia, che ha avuto un impatto positivo su tutta la filiera e sulla diversità e ricchezza della produzione libraria, misure simili, sempre universalistiche, sono state adottate in molti altri Paesi europei”.