Emergenza crack a Ballarò, vertice in Prefettura a Palermo - QdS

Emergenza crack, la droga come “male” di Ballarò: vertice speciale in Prefettura

Emergenza crack, la droga come “male” di Ballarò: vertice speciale in Prefettura

Redazione  |
giovedì 22 Dicembre 2022

Un vertice a Palermo per discutere di contrasto alla tossicodipendenza e del problema dell'emergenza crack nel quartiere Ballarò.

La prevenzione e il contrasto alla tossicodipendenza, con un focus sull’emergenza crack nel quartiere Ballarò: questi i temi al centro del vertice convocato oggi dal Prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta.

Alla riunione hanno partecipato, oltre al nuovo Prefetto del capoluogo regionale, gli assessori all’Urbanistica e all’Assistenza sociale, Maurizio Carta e Rosi Pennino; Claudia Caramanna, procuratore del Tribunale dei minorenni; Maria Elisa Beninati in rappresentanza del presidente del Tribunale dei minorenni; il questore Leopoldo Laricchia; il comandante provinciale dei carabinieri, generale Giuseppe De Liso, il comandante del nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza, colonnello Gianluca Angelini, e don Enzo Volpe in rappresentanza dell’associazione Sos Ballarò.

Ci sarà una nuova riunione a metà gennaio.

Emergenza crack a Ballarò, vertice in Prefettura

“Nel corso dell’incontro – spiega una nota della Prefettura – è stata condivisa l’esigenza di un approccio integrato che coinvolga in un’azione sistemica attori istituzionali, forze di polizia, servizi sociali, Asp, comunità parrocchiali, scuola e componenti sociali che operano sul territorio”.

L’obiettivo è la prevenzione e il contrasto delle dipendenze patologiche, prendendo in carico “quel disagio diffuso e ricorrente” in quartieri, come Ballarò, caratterizzati da “particolari fragilità sociali“.

Il Prefetto Cucinotta ha sottolineato l’importanza e la necessità di potenziare la “rete di prossimità nelle realtà territoriali”, garantendo un intervento tempestivo per contrastare l’emergenza droga con punti d’ascolto e aggregazione, ma anche con attività che garantiscano la riabilitazione e la crescita sociale.

Condivisa anche la necessità di avviare “mirati interventi di rigenerazione urbana, volti a contrastare lo stato di degrado e la marginalità, che concorrono al proliferare del disagio e dell’illegalità in particolare aree cittadine”.

Immagine di Italpress

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