In manette un uomo di 68 anni trovato in possesso di 160 candelotti di fattura artigianale e un 33enne titolare di una rivendita di piante dove sono stati trovati altri botti illegali
Circa 18 chili di esplosivo dall’elevato potenziale detonante, tanto da indicare la distanza minima di sicurezza in 60 metri, sono stati sequestrati a Porto Empedocle, nell’Agrigentino, dalla Polizia di Stato e dall’Arma dei carabinieri. Due persone sono state arrestate per la detenzione illegale dell’esplosivo. Le manette sono scattate ai polsi di un uomo di 68 anni: nella sua abitazione i carabinieri hanno trovato 160 candelotti di fattura artigianale privi di classificazione, etichetta e tipologia, per un peso complessivo di oltre 7 chili, considerati materiale esplosivo altamente pericoloso.
Gli agenti, invece, in una rivendita di piante, hanno scoperto 93 candelotti con etichettatura indicante l’appartenenza alla categoria F4 e un candelotto artigianale privo di classificazione, etichetta e tipologia, del peso complessivo di oltre 6,5 chili. Anche questo materiale è stato sequestrato. Nel negozio sono state trovate due batterie pirotecniche rientranti nella categoria degli artifici di cui è consentita la vendita esclusivamente da parte di personale munito di regolare licenza: entrambe del peso complessivo di circa 4 chili e illecitamente detenute in una attività commerciale priva della licenza, sono state sottoposte a sequestro amministrativo. Il titolare della rivendita, un 33enne residente a Favara ma domiciliato a Porto Empedocle, è stato arrestato.