"Molla la droga", arrestato 16enne del Catanese - QdS

“Molla la droga o chiamiamo i genitori”, 16enne del Catanese scoppia in lacrime: arrestato

“Molla la droga o chiamiamo i genitori”, 16enne del Catanese scoppia in lacrime: arrestato

Redazione  |
venerdì 27 Gennaio 2023

Il ragazzo, messo alle strette, si è messo a piangere disperatamente davanti ai carabinieri e ha mostrato loro la droga che aveva addosso.

I carabinieri della Stazione di Aci Sant’Antonio hanno arrestato un minorenne di 16 anni, responsabile di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

Al riguardo i militari nel pomeriggio, nell’ambito di una specifica attività info investigativa finalizzata al contrasto dello spaccio di droga, hanno appreso di alcuni giovani del posto dediti alla vendita di sostanze stupefacenti, gravitanti soprattutto nell’area circostante alla piazza principale del paese.

L’appostamento dei carabinieri

Nella circostanza i militari hanno effettuato un servizio di avvistamento ed effettivamente hanno constatato la presenza di tre giovani che, a piedi e con fare guardingo, si erano spostati dalla centrale via Roma verso la vicina via San Michele, dove si sono poi soffermati a parlare in uno spazio isolato e poco illuminato.

Il pianto a dirotto del 16enne

I carabinieri li hanno immediatamente raggiunti e identificati, procedendo al loro controllo e riferendo al 16enne che avrebbero chiamato i suoi genitori per procedere a una sua perquisizione, tanto che il minorenne si è a quel punto lasciato andare a un pianto a dirotto.

Il giovane è stato confortato dai militari, che lo hanno comunque invitato ad aprire il giubbotto sotto il quale nascondeva una busta di plastica al cui interno hanno ritrovato 115 grammi di marijuana. Il ragazzo poi, in preda all’agitazione, ha mostrato ai militari il proprio cellulare da cui è emerso che quest’ultimo intratteneva “rapporti di lavoro” con i suoi acquirenti mediante un’applicazione di messaggistica installata sul suo cellulare.

Il minorenne è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne ha convalidato l’arresto ed ha disposto la misura degli arresti domiciliari presso l’abitazione familiare.

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