Giallo e blu, i colori dell'Ucraina, per dire no alla guerra ed esprimere vicinanza a Zelensky e al suo popolo: la proposta.
Fa discutere l’invito di Radicali Italiani e del Gruppo Radicale Adele Faccio ad Amadeus e ai cantanti, agli ospiti e agli spettatori presenti al Teatro Ariston per Sanremo 2023 di indossare i colori dell’Ucraina durante la trasmissione.
Per i Radicali si tratterebbe di un “segnale concreto” di vicinanza al popolo ucraino e di una presa di posizione contro la Russia. Si ricorda che, a prescindere dalla scelta di Amadeus e della “macchina” dietro Sanremo di accogliere o meno questa richiesta, la guerra in Ucraina non rimarrà del tutto fuori dal Festival della canzone italiana. Verrà trasmesso, infatti, un messaggio del presidente ucraino Zelensky durante il programma. Un messaggio atteso e che arriva a un anno esatto dall’inizio del conflitto russo-ucraino, purtroppo ancora in corso.
Sanremo 2023, l’invito dei Radicali a indossare i colori dell’Ucraina
“Per dare un segnale concreto, visibile a milioni di persone, di affetto e sostegno a Zelensky e al popolo ucraino invitiamo Amadeus, i cantanti, gli spettatori dell’Ariston a indossare una coccarda, una spilla, dei vestiti di colore giallo e blu, i colori dell’Ucraina. Noi domani saremo presenti a Sanremo alle ore 17 in piazza Muccioli, a fianco della comunità ucraina ed esporremo un grande striscione: ‘Putin, criminale di guerra! Chiediamo l’incriminazione alla Corte Penale Internazionale dell’Aja!’ che richiama la nostra campagna sottoscrivibile sul sito radicali.it“. Così in una nota Massimiliano Iervolino, Igor Boni, segretario e presidente di Radicali Italiani e Gian Piero Buscaglia, segretario del Gruppo Radicale Adele Faccio.
“Ieri a Bruxelles Giorgia Meloni ha dichiarato, fra l’altro, che ‘Il modo migliore per costruire la pace e il dialogo è mantenere l’equilibrio delle forze in campo’. Sbagliato. Oggi, in Ucraina, mantenere l’equilibrio delle forze in campo significa rassegnarsi a concedere a Putin l’occupazione, contro il diritto internazionale, di un settimo del territorio ucraino. Ciò è inaccettabile. Per avere il diritto di battere i pugni sul tavolo europeo, Giorgia Meloni deve fugare tutte le ambiguità e le riserve presenti nella sua coalizione che si sono manifestate chiaramente sulla questione del previsto intervento in audio/video al Festival del presidente ucraino Volodymyr Zelensky”, rimarcano i Radicali.
Il gruppo conclude: “È bastato l’annuncio dell’intervento per scatenare il fuoco di fila delle dichiarazioni contrarie di Salvini, Conte e di Piersilvio Berlusconi (mandato avanti dal padre). Risultato: domani sera Amadeus leggerà l’intervento di Zelensky, che abbiamo visto in questi giorni in carne ed ossa a Londra, Parigi, Bruxelles, ricevuto con tutti gli onori e con tutto l’affetto che l’Europa deve e può dare all’Ucraina”.
Foto da Wikimedia Commons