Il governo vuole fermare il processo di acquisto dei crediti da parte delle Regioni, ma non ha ancora individuato una soluzione alternativa
“Se il governo blocca l’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici, che si stanno facendo carico di risolvere un’emergenza sociale ed economica sottovalutata dalle amministrazioni centrali, senza aver individuato ancora una soluzione strutturale, migliaia di imprese rimarranno definitivamente senza liquidità e i cantieri si fermeranno del tutto con gravi conseguenze per la famiglie”. Così il presidente di Ance Ragusa Giorgio Firrincieli che rilancia l’allarme di Ance nazionale relativo alle notizie di stampa secondo cui il governo Meloni starebbe per inserire nel decreto legge sul Pnrr una norma che di fatto bloccherebbe la facoltà degli enti pubblici di acquistare i crediti incagliati derivanti dai bonus edilizi.
“Spero che si tratti di un errore – aggiunge – Non posso credere che il governo pensi di fermare il processo di acquisto dei crediti da parte delle Regioni senza prima aver individuato una soluzione strutturale che eviti il tracollo. È da ottobre che aspettiamo di capire come pensano di risolvere una situazione che è diventata drammatica. Senza un segnale immediato da parte del governo su una soluzione concreta e strutturale per sbloccare i crediti, rischiamo una reazione dura da parte di cittadini, condomini, professionisti e imprese disperati. Il governo e le forze politiche che lo sostengono hanno il dovere di dare risposte e di individuare una soluzione. Si deve intervenire subito”.
(Man/Adnkronos)