Soprintendenza ai Beni culturali e Fondo per l’ambiente italiano hanno avviato ufficialmente il cantiere per la riqualificazione delle aree a verde del Chiostro di San Giovanni degli Eremiti
PALERMO – Hanno preso il via i lavori di riqualificazione delle aree a verde del Chiostro di San Giovanni degli Eremiti. Il progetto redatto dalla Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali è finanziato con risorse della Delegazione di Palermo del Fai (Fondo per l’ambiente italiano) per complessivi quarantamila euro. La consegna dei lavori è avvenuta ieri mattina alla presenza dell’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato, del capo delegazione Fai di Palermo, Sabrina Milone, di Ciro D’Arpa della Soprintendenza di Palermo e dell’assessore comunale ai Lavori pubblici, Salvatore Orlando.
Nel 2018 la Presidenza del Consiglio comunale di Palermo, allora guidata da Salvatore Orlando (oggi assessore nella Giunta del sindaco Roberto Lagalla), di concerto con l’ex primo cittadino, Leoluca Orlando, decise di destinare l’intero ricavato del Concerto di Capodanno 2018, dalla stessa promosso e tenutosi nel Teatro Massimo di Palermo, alla delegazione Fai cittadino per realizzare “eventi culturali e iniziative compatibili con i principi e i valori della Fondazione”.
La delegazione di Palermo, guidata da Sabrina Milone, ha individuato quale bene interessato del contributo il giardino del Chiostro di San Giovanni degli Eremiti, presso l’omonimo complesso monumentale del centro storico del capoluogo, inserito nell’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale.
La riqualificazione del giardino sarà eseguita dalla ditta Vivai Natura Verde Srl di Ribera, in provincia di Agrigento, che avrà tre mesi di tempo per completare i lavori. Le piante che saranno messe a dimora nei quattro riquadri del Chiostro hanno una chiara simbologia teologica: il fico per rappresentare il giardino dell’Eden, il melograno come simbolo del giardino del Cantico dei Cantici, la palma a significare l’entrata di Gesù in Gerusalemme e l’ulivo in memoria dell’orto del Getsemani. Ai piedi del pozzo, invece, una rosa rampicante per simboleggiare l’acqua, elemento fondamentale dello spazio claustrale ormai non più esistente. Sarà inoltre impiantata una rosa rossa rampicante in prossimità dell’ingresso della Casa del Priore.
“Natura fa rima con cultura – ha detto l’assessore Scarpinato – e la valorizzazione dei beni culturali passa anche attraverso la cura delle aree verdi e del patrimonio naturalistico che ne costituiscono un valore aggiunto. Grazie al progetto promosso dal Fai, che interviene su uno dei giardini più belli della città di Palermo, restituiamo il giusto decoro a questo complesso, che costituisce parte integrante dell’itinerario Arabo-Normanno patrimonio Unesco”.
Le operazioni di riqualificazione del giardino consisteranno nell’estirpazione di alcune piante di aloe e nel loro trasferimento e piantumazione nel giardino “romantico”, esterno al chiostro, e ancora nell’estirpazione, in quanto malati, di un esemplare di Punica granatum (melograno) e due di Citrus japonica (kumquat).
Il Fai donerà un agrume proveniente dal Giardino della Kolymbethra di Agrigento e la ditta Natura verde, per i prossimi due anni, si prenderà gratuitamente cura di tutte le attività di manutenzione ordinaria del giardino.