ntercettando i familiari del killer, i carabinieri hanno ora scoperto che il ragazzino, adesso quasi maggiorenne, aveva stretto una relazione con la figlia di Lipari e poi con la nipote
Una storia drammatica emerge dalle indagini che oggi hanno portato all’arresto di Tony Lipari, accusato dell’omicidio del boss Giuseppe Di Giacomo, ammazzato nel 2014 a Palermo.
All’agguato aveva assistito il figlio della vittima, all’epoca solo un bambino. Agli investigatori aveva anche dato una sommaria descrizione dell’assassino che, però, aveva il volto coperto da un casco.
Intercettando i familiari del killer, i carabinieri hanno ora scoperto che il ragazzino, adesso quasi maggiorenne, aveva stretto una relazione con la figlia di Lipari e poi con la nipote. Un comportamento anomalo per la famiglia del killer che temeva che il giovane cercasse una vendetta.
Ed è proprio ascoltando nel conversazioni dei Lipari che i carabinieri hanno risolto il giallo dell’omicidio di Di Giacomo.
“Perchè a quello non l’ammazzò Tony?”, dice il fratello del killer alla moglie cercando di capire come gestire la relazione tra i due ragazzi. (ANSA).