Gli indagati sono eccellenti, non tanto per qualità delle persone, ma per i ruoli ricoperti nelle istituzioni. Il commento di Giovanni Pizzo.
L’azione penale in Italia è obbligatoria, ma è sempre utile che lo sia? In altri sistemi occidentali non lo è, ci
sono scelte, anche delicate, a monte.
L’indagine lombarda sul Covid è unica e complessa nel suo genere. I reati contestati sono gravissimi, e grave è l’effetto sull’opinione pubblica. Gli indagati sono eccellenti, non tanto per qualità delle persone, ma per i ruoli ricoperti nelle istituzioni. Di fatto si tratta di tutta la catena di comando dello Stato al sorgere della pandemia, senza distinzioni. Solitamente quando tutti sono colpevoli non ci sono colpevoli. Sarà questo il caso?
Se il processo stabilirà una condanna, al di là degli inevitabili effetti politici, come in tangentopoli, si creerà un vulnus sull’attività degli esecutivi, nell’esercizio delle loro funzioni. Il potere diventerà sempre meno utilizzabile nel bene e nel male. Declinando ulteriormente e, forse, definitivamente come funzione pubblica. Converrà a tutti rifuggirne, lasciando solo ai narcisi portatori di croce il massimo ruolo esecutivo.
Tutte le classi dirigenti si ritrarranno ulteriormente nel benaltrismo, lasciando il cerino in mano a nani e oscuri funzionari, le ballerine hanno ormai altro da fare. Se la magistratura farà esclusivamente un processo burocratico, perché non si poteva esimere, e si risolverà senza un nulla di fatto, tarallucci e vino, rischierà di creare un vulnus tragico ultimativo, dopo il tanto dolore, i tanti morti, nel rapporto con i cittadini.
Di fatto li illuderà sull’esistenza di una legge giusta, di un diritto eguale per tutti, poi abbandonandoli all’ineluttabilità della real politik. Comunque vada sarà un insuccesso, e lo Stato ne uscirà ancora più scadente di prima.
Bisognerebbe oggi rivedere, come in Francia, il totem dell’obbligatorietà dell’azione penale, questo ovviamente indebolirebbe lo strapotere diffuso dei PM, ma restituirebbe, in senso complessivo, il senso dello Stato, lo Stato percepito, lo Stato reale e non ipocrita, in tutti i suoi aspetti. La delega ultra petito alla magistratura ci ha portato in uno Stato confusionale. Bisognerebbe rileggere Montesquieu e sterzare prima del crollo repubblicano.
Così è se vi pare.