Digiuno dall'alba al tramonto per un mese
Iniziato il Ramadan per quasi due miliardi di musulmani nel mondo. Partito con un giorno di ritardo rispetto al previsto, il mese sacro all’Islam – uno dei ‘cinque pilastri’ della religione – ha dovuto infatti attendere l’avvistamento nella serata di ieri della prima falce della luna crescente.
La rivelazione del Corano a Maometto
Il Ramadan rappresenta il nono mese del calendario lunare islamico, che dura 29 o 30 giorni, e secondo la tradizione è stato proprio in questo mese che è avvenuta la rivelazione del Corano a Maometto. L’ultimo giorno del mese sacro, l’Eid al-Fitr, è previsto per il 21 o 22 aprile.
Digiuno dall’alba al tramonto per un mese
Saranno circa 1,9 miliardi i musulmani che digiuneranno dall’alba al tramonto da oggi e per un mese. I precetti islamici richiedono infatti al fedele in questo periodo l’astinenza completa dal cibo e dall’acqua dall’alba al tramonto, la purificazione del corpo e dello spirito e la preghiera. A prescrivere il digiuno è il versetto 183 della seconda Sura del Corano, che recita: “Credenti, vi è stato prescritto il digiuno come è stato prescritto a coloro che sono venuti prima di voi”. Diverse le durate del digiuno in base alla posizione geografica: per i Paesi più a Sud dura in media 12 ore, per quelli più a Nord la durata è di circa 17 ore.
La lunga preghiera notturna
Per la sharia il digiuno di Ramadan è un atto di culto basilare, obbligatorio per tutti i musulmani ad eccezione dei più ‘vulnerabili’, come ad esempio anziani, donne in gravidanza o che allattano, malati e anche viaggiatori. Prima del digiuno, poco prima dell’alba, si usa fare un pasto leggero (suhur). Il tramonto del sole pone fine al digiuno: la tradizione vuole che si beva acqua e si mangino datteri. L’interruzione del digiuno (iftar) viene preceduta da una breve preghiera. La lunga preghiera notturna è invece detta Tarawih.