Amministrative a Licata: è già corsa a quattro - QdS

Amministrative a Licata: è già corsa a quattro

Amministrative a Licata: è già corsa a quattro

venerdì 07 Aprile 2023

Antonio Balsamo, Giuseppe Montana, Angelo Iacona e Fabio Amato hanno annunciato la loro decisione di correre per la poltrona di primo cittadino. Non si ricandiderà l’uscente Pino Galanti

LICATA (AG) – In Sicilia il prossimo 28 e 29 maggio, si svolgeranno le elezioni amministrative con eventuale turno di ballottaggio nelle giornate dell’11 e 12 giugno. In provincia di Agrigento sono 14 i comuni dove si voterà per eleggere il nuovo primo cittadino e il nuovo consiglio comunale. E tra questi figura anche un centro importante come Licata, in cui si voterà con il sistema proporzionale.

Già quattro i candidati sindaco a contendersi la poltrona, anche se occorre segnalare il passo indietro dell’attuale primo cittadino Pino Galanti, che non si presenterà nuovamente, e la retromarcia di Salvo Furnò, che ha ritirato la propria candidatura lanciata qualche mese addietro.

Il primo ad avere ufficializzato la scelta di correre per la poltrona di primo cittadino è Angelo Balsamo, già sindaco nel 2013, che verrà appoggiato dalle liste civiche “Forza Licata”, “Noi” e Insieme per Licata. A sostenerlo anche Fratelli d’Italia.

In campo anche Giuseppe Montana, ex comandante della Polizia municipale, vicino all’europarlamentare Annalisa Tardino della Lega-Noi con Salvini. Sarà sostenuto da un gruppo di civiche di centrodestra, raccolte sotto il nome di “SìAmo Licata”.

La Democrazia cristiana ha deciso di puntare sul nome di Angelo Iacona, consigliere comunale uscente e già amministratore. Un nome deciso nel corso di un’assemblea di partito cui hanno partecipato gli iscritti licatesi alla Dc, coordinata dal commissario regionale Totò Cuffaro e da Carmelo Pace, capogruppo della Democrazia cristiana all’Ars.

Infine il Movimento 5 stelle, sostenuto dai deputati Angelo Cambiano e Nuccio Di Paola, con la convinzione di poter avviare, insieme al Partito democratico e il movimento Sud chiama Nord di Cateno De Luca, un “percorso virtuoso di sano e profondo rinnovamento attraverso il nobile strumento della partecipazione democratica”. La convergenza è stata trovata a sostegno dell’archeologo Fabio Amato.

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