Ragusa, destino incerto per la Camera di Commercio - QdS

Ragusa, destino incerto per la Camera di Commercio

Ragusa, destino incerto per la Camera di Commercio

mercoledì 07 Giugno 2023

Il ministero del Made in Italy ha discusso il tema in audizione: gli operatori restano divisi tra chi è a favore dell’accorpamento Ragusa-Siracusa-Catania e chi invece spinge per scongiurarlo

RAGUSA – Alcuni auspicano un suo ritorno, altri no. È una tormentata vicenda quella della Camera di Commercio del Sud Est: c’è chi ne chiede una riattivazione, chi invece non vuole un accorpamento tra Ragusa e Siracusa con Catania. Da una parte la Confcommercio, dall’altra la Cna territoriale di Ragusa. Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha chiesto in audizione un parere sulla vicenda e i pareri sono comunque contrastanti.

“Se non è possibile mettere mano alla riforma della legge Madia – ha sottolineato il presidente provinciale Confcommercio Ragusa Gianluca Manenti – riteniamo che la soluzione meno sconveniente per le imprese, almeno in questa delicata fase dal punto di vista storico, sia quello di stravolgere l’assetto delle Camere di Commercio prima dell’avvento dell’ultima Finanziaria. Per cui, è auspicabile un ritorno alla Camera di Commercio del Sud Est, vale a dire Ragusa, Siracusa, Catania, sollecitando, se possibile, l’incremento del numero dei soci”.

Il capo di gabinetto del ministero delle Imprese e del Made in Italy, su incarico del ministro al ramo Adolfo Urso, ha voluto sentire l’opinione delle associazioni territoriali presenti nell’area per comprendere qual è il loro orientamento rispetto a questa circostanza. Come Confcommercio, anche la Cna territoriale di Ragusa ha preso parte all’audizione ma il parere dei suoi esponenti sul futuro della Camcom è diametralmente opposto a quello di Confcommercio provinciale.

“Come associazione territoriale operante nel Ragusano – ha affermato il presidente della Cna territoriale di Ragusa, Giuseppe Santocono – abbiamo espresso la nostra contrarietà all’ipotesi di accorpamento tra Ragusa e Siracusa con Catania, coerentemente con la posizione che aveva già manifestato Cna Sicilia all’assessore regionale alle Attività produttive nei giorni scorsi a Palermo. L’ipotesi di accorpamento prevista nella delibera regionale n.222 del 25 maggio scorso per fare rivivere la ‘vecchia’ Camcom del Sud Est è, secondo noi, da rifuggire perché è stato testimoniato dai fatti come si sia trattata di una esperienza assolutamente fallimentare e quindi da non ripetere. Infatti, il territorio di Ragusa e Siracusa è risultato penalizzato per tutta una serie di motivi, a cominciare dalla mancanza di omogeneità per numero di imprese, e quindi la circostanza non ha tenuto conto della reale potenzialità che queste aree avrebbero potuto esprimere”.

“Per non parlare poi – ha aggiunto il segretario territoriale Carmelo Caccamo, presente all’audizione assieme al presidente Santocono – del discorso legato alla rappresentatività in particolare di alcune associazioni di categoria. Abbiamo anche affermato che siamo contrari all’accorpamento in un’unica Camera che va da Siracusa fino a Trapani, una soluzione assolutamente improponibile. Siamo invece favorevoli in modo netto per l’istituzione in Sicilia della quinta Camera per Ragusa e Siracusa, quindi senza subordinate. Abbiamo riscontrato una larga convergenza in tal senso anche da parte di altre associazioni datoriali di categoria. Secondo noi, perciò, occorre procedere lungo questa strada che è l’unica possibile per garantire un futuro alla casa delle imprese sui nostri territori”.

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