"Disporre indennizzi diretti in favore di tutti gli utenti coinvolti nel disservizio", scrive il Codacons
Una diffida per la società che gestisce i due servizi, e una class-action in caso non siano previsti indennizzi per gli utenti coinvolti. Il Codacons in collaborazione con la Lega Difesa del Cittadino (LDC) raccogliendo le segnalazioni degli utilizzatori, attacca “i disservizi gravissimi che dopo giorni continuano a coinvolgere Libero e Virgilio”. L’Associazione è anche pronta a una class action per tutelare i diritti degli stessi utenti.
“Dal 13/14 giugno – scrive il Codacons in una nota -. la piattaforma non è raggiungibile o comunque presenta malfunzionamenti che ne compromettono l’utilizzo. Un disservizio che sta creando enormi disagi specie a chi usa i servizi per motivi professionali, e ha attivato account a pagamento; ma che non risparmia conseguenze anche in termini personali”.
“Un film già visto: lo scorso gennaio un down senza precedenti aveva reso i servizi di posta inaccessibili per quasi una settimana. Ora, di nuovo – prosegue la nota – , gli utenti sono costretti ad aspettare una soluzione che tarda ad arrivare. Per queste ragioni l’Associazione invia una formale diffida alla società Italia Online che gestisce i due servizi, chiedendo non solo di riattivare immediatamente la posta elettronica e risolvere i problemi tecnici, ma anche di disporre indennizzi diretti in favore di tutti gli utenti coinvolti nel disservizio”.
“Qualora l’azienda dovesse negare i diritti dei consumatori, siamo pronti ad avviare una class action a tutela dei 9 milioni di italiani danneggiati dal black out di Libero e Virgilio”, conclude il Codacons.