Parla l'assessore alla Protezione civile del comune di Catania, Alessandro Porto.
Un sistema di allerta che, una volta messo a punto, permetterà alle istituzioni di avvisare la popolazione in caso di emergenza. Alessandro Porto, assessore comunale alla Protezione civile, commenta l’esercitazione del prossimo 5 luglio che vedrà tutti i siciliani coinvolti nel test di It- alert, che tanta curiosità sta suscitando nella cittadinanza.
Il sistema di allerta voluto dal Comune
Un sistema che, tra l’altro, lo stesso Porto aveva immaginato quando ricopriva la carica di assessore alla Protezione civile della giunta precedente, guidata da Salvo Pogliese, con la partecipazione al Progetto per un sistema Early Warning integrato nel processo di gestione condivisa delle emergenze di Protezione Civile per Catania. Con l’obiettivo principale volto alla “realizzazione nell’ambito del territorio comunale di Catania di una soluzione integrata di Allertamento Precoce da Evento Sismico (Early Warning) in grado di ridurre il numero di persone esposte ad un evento sismico e a limitare le conseguenze secondarie dell’evento stesso derivanti dal danneggiamento di infrastrutture critiche” – riporta il progetto del 2019, poi arenatosi. “Quella di giorno 5 è un’iniziativa governativa – continua Porto. Ma in effetti. noi del comune, anni fa, avevamo già approvato una delibera relativa proprio a un sistema di allerta per avvisare la popolazione in caso di calamità o emergenza. Purtroppo, si è impantanata nella burocrazia palermitana ed io, ora che sono nuovamente assessore alla Protezione civile comunale, mi sto impegnando per portarla avanti e mandarla in gara”.
Porto sulla simulazione
Porto sottolinea come sia importante la simulazione del prossimo 5 luglio, “una prova per tutti i cittadini che invito a partecipare rispondendo al sondaggio. È molto importante – insiste – anche perché oggi gli eventi catastrofici sono sempre più numerosi e occorre un sistema che metta in guardia la popolazione e i cittadini. È chiaro che a questo vadano affiancati altri sistemi per avvertire, ad esempio, la popolazione nelle ore notturne oppure all’interno degli istituti scolastici. In ogni caso, mi sento di fare un plauso al Governo per l’attenzione che sta dando al sistema di Protezione civile”.