Le parole del sindaco di Castelbuono, Mario Cicero, fra tradizioni e progetti per il futuro
Il protagonista di oggi del nostro consueto spazio dedicato agli amministratori dell’Isola è il sindaco di Castelbuono, comune in provincia di Palermo, Mario Cicero.
Signor sindaco, Castelbuono, in questi ultimi anni è diventata, anche grazie ad alcune iniziative ecosostenibili promosse dalla sua Amministrazione, un modello da imitare. Quali sono i servizi che riesce a realizzare con un impatto zero per l’ambiente?
“Nel contesto socio-economico regionale in cui operiamo, gli sforzi e l’impegno delle comunità locali per promuovere buone pratiche destinate alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente, spesso vengono vanificati o limitati. Castelbuono, per esempio, ha implementato la raccolta differenziata porta a porta sia nel centro urbano che nelle contrade, ha acquistato l’impianto di compostaggio presente nel territorio di proprietà di Ecologia Ambiente per trasformare i rifiuti organici in compost, effettua la differenziata nel centro storico con l’aiuto degli asinelli, coinvolgendo i soggetti fragili (alcool, droga, problemi psichici, gioco d’azzardo). Queste azioni hanno un grande impatto sulla sostenibilità ambientale, ma purtroppo non si raggiunge l’obiettivo sperato a causa di ostacoli burocratici, come il mancato permesso per l’apertura dell’impianto di compostaggio. Questa situazione costringe il nostro Comune a conferire i rifiuti a chilometri di distanza, sprecando risorse economiche e inquinando, per raggiungere gli impianti con i camion, nonostante il risparmio energetico ottenuto grazie all’utilizzo degli asini. Inoltre, coinvolgendo i soggetti fragili abbiamo annullato i Tso con un grosso risparmio economico per la sanità pubblica”.
Favorire stili di vita più naturali e meno inquinanti migliora certamente la qualità della vita delle persone e non è un caso che i comuni delle Madonie vantino il maggior numero di centenari rispetto al resto dell’Isola. Quali sono le azioni di sensibilizzazione che ha messo in campo durante la sua sindacatura?
“Uno studio condotto dall’Università di Palermo nelle Madonie ha rilevato la presenza di diversi centenari. Lo studio ha dimostrato che l’alimentazione corretta è un fattore importante per la longevità. Come Amministrazione comunale, abbiamo avviato da diversi anni un percorso di sensibilizzazione per una corretta pratica alimentare, coinvolgendo scuole, ristoranti e attività di pasticcerie da forno. La mensa scolastica utilizza solo prodotti agroalimentari delle Madonie, come pasta e passata di pomodoro di Valledolmo, olio extravergine di oliva, pecorino e caciocavallo delle Madonie e acqua del sindaco. Inoltre, si utilizzano legumi biologici, verdure e pesce non fritto. Nei ristoranti, negli ultimi anni sono stati avviati percorsi gastronomici incentrati sulla dieta mediterranea. Auspichiamo che ciò possa contribuire ad accrescere la cultura alimentare di qualità sia tra i nostri cittadini che tra i numerosi ospiti che visitano Castelbuono”.
I modelli socio-economici che ci trasferiscono i social-media molto spesso sono inadeguati e quasi sempre poco eco-compatibili. Secondo lei è ancora possibile riuscire a guardare a riferimenti alternativi frutto della cultura e della tradizione tramandate nei secoli?
“Questa risposta si ricollega a quella iniziale. Purtroppo, le regioni e gli organi nazionali non promuovono e sostengono adeguatamente le buone pratiche alimentari e l’agricoltura corretta. Nonostante la consapevolezza che la qualità dei prodotti agroalimentari proviene dalle nostre montagne e territori rurali, non vi è alcuna tutela. In particolare per l’Italia, e specificamente per la Sicilia, si può essere competitivi a livello globale solo con prodotti di nicchia e di qualità, il vino e l’olio sono la dimostrazione, oggi sono apprezzati e ricercati nei mercati internazionali.
La Dieta mediterranea in quanto modello per eccellenza di dieta sostenibile, è certamente in grado di apportare benefici alla salute, all’ambiente, alla società e alla cultura, e di conseguenza anche all’economia. Avete in itinere qualche iniziativa per promuovere questa importantissima risorsa?
“La Dieta mediterranea è sicuramente un modello di eccellenza alimentare, ma nonostante ne siamo consapevoli, manca oggi una chiara visione da parte del ministero dell’Agricoltura, del ministero della Salute e degli assessorati regionali di riferimento. Infatti, nonostante le enunciazioni periodiche, i convegni e le conferenze, in pratica si fa poco per attuare le buone pratiche della dieta mediterranea. Nella comunità che amministro abbiamo avviato processi di qualità sia nelle mense che nella ristorazione. Auspico che la Regione Siciliana dia indicazioni chiare per l’utilizzo di prodotti dell’agricoltura che provengono dai comprensori dove insistono mense collettive (Università, ospedali, carceri, mense scolastiche). Ciò favorirà li consumo di alimenti di qualità, ridurrà l’inquinamento dovuto ai trasporti e darà un valore aggiunto al produttore. Come Amministrazione stiamo continuando a promuovere la Dieta mediterranea con attività pratiche di supporto, valorizzando i prodotti che compongono la dieta”.
Enza Bruno
Addetto stampa Anci Sicilia