Siglato un accordo con l’Ufficio scolastico regionale e i Centri provinciali istruzione adulti (Cpia). Ecco quando presentare le istanze.
La formazione come strada primaria per l’integrazione. È proprio l’ampliamento dell’offerta pubblica di corsi destinati ai migranti adulti è la novità proposta dalla Regione, che lavora in partenariato con l’Ufficio scolastico regionale e i Centri provinciali istruzione adulti (Cpia). Proprio in questi giorni è stata avviata l’elaborazione del Piano regionale per la formazione civico linguistica dei cittadini di Paesi terzi 2023-2026, a seguito della pubblicazione dell’avviso pubblico del Ministero dell’interno, per la presentazione di progetti da finanziare attraverso il Fondo asilo, migrazione e integrazione 2021-2027.
Il partenariato tra i tre enti pubblici va avanti ormai da tempo, e ha contribuito a sviluppare e consolidare nel tempo un modello di offerta pubblica di corsi di alfabetizzazione per i migranti adulti che la Regione ha deciso di potenziare attraverso un maggiore coinvolgimento degli enti del terzo settore, cioè gli enti no profit. La scelta di ampliare l’offerta pubblica nasce dalla volontà di rispondere al meglio ai fabbisogni formativi individuali, nell’intento di migliorare l’accesso e la partecipazione dei migranti, allargando la rete di collaborazione che si svilupperà, in tal modo, in maniera ancora più capillare sul territorio regionale.
Gli Enti del Terzo settore interessati saranno chiamati negli uffici regionali
Pertanto, gli Enti del terzo settore interessati saranno chiamati a confrontarsi con gli uffici regionali, in modo da proporre idee e soluzioni che saranno tenute in considerazione nella predisposizione del Piano regionale. L’avviso del ministero dell’Interno è finalizzato a promuovere il potenziamento della formazione linguistica dei cittadini di Paesi terzi, attraverso l’organizzazione di percorsi formativi personalizzati, che vadano a sviluppare le competenze pregresse, con particolare riferimento al target dei minori stranieri non accompagnati, dei neo maggiorenni e dei giovani adulti.
In particolare, potranno essere organizzati percorsi di formazione linguistica per soggetti del tutto privi di formazione scolastica e con difficoltà di apprendimento; percorsi di accompagnamento e rafforzamento delle competenze linguistiche per favorire l’accesso ai servizi scolastici e l’inserimento nel sistema didattico di giovani adolescenti e neo-maggiorenni. Ancora, si potranno preparare percorsi di formazione linguistica attuati mediante la realizzazione di corsi di prossimità, rivolti in particolar modo a giovani donne fragili, a rischio di esclusione sociale e con limitati momenti di socialità.
Le attività progettuali proposte dovranno avere una durata fino a un massimo di 3 anni
Si pensa anche ai bambini: si potranno disporre percorsi di pre-scolarizzazione rivolti ai bimbi da 0 a 6 anni, volti a favorire l’integrazione linguistico-scolastica, promuovendo anche momenti di inclusione sociale per i genitori. La conoscenza della lingua può essere volta anche all’alfabetizzazione digitale, propedeutica all’utilizzo di tecnologie informatiche e di strumenti digitali.
Salendo di livello, si possono organizzare corsi di formazione linguistica e laboratori esperienziali, aventi ad oggetto il lessico tecnico-professionale spendibile nel contesto quotidiano e corsi di formazione civico-linguistica per l’orientamento civico e la mediazione culturale, finalizzati all’integrazione e all’inclusione sociale. Le attività progettuali proposte dovranno avere una durata fino ad un massimo di 3 anni dall’avvio delle attività. Le istanze potranno essere presentate esclusivamente attraverso il sito Internet predisposto dal Ministero dell’interno entro le ore 12 del prossimo 31 agosto, dopo aver effettuato la registrazione sul portale.