Covid, gli infettivologi: "In autunno vaccini contro le forme gravi"

Covid, gli infettivologi: “In autunno vaccini contro le forme gravi”

Covid, gli infettivologi: “In autunno vaccini contro le forme gravi”

Redazione  |
giovedì 17 Agosto 2023

Il richiamo del vaccino anti Covid servirà in autunno per proteggere anziani e fragili ed evitare decessi o forme gravi di malattia.

Il richiamo del vaccino anti Covid servirà in autunno per proteggere anziani e fragili ed evitare decessi o forme gravi di malattia.

Ad osservarlo è stata la società italiana di Malattie Infettive e Tropicali. Per questo è stata accolta con soddisfazione la campagna di vaccinazione anti-Covid promossa dal ministero della Salute.

La nota Simit

L’attuale stato epidemiologico internazionale mostra la circolazione di nuove varianti di Omicron che stanno determinando un aumento dei casi in diversi Paesi, che richiede pertanto la massima attenzione per valutare l’andamento futuro”, rileva la Simit in una nota. “In Italia – prosegue la società scientifica – si sta verificando un incremento del numero dei casi e persistono circa dieci decessi ogni giorno, cifra tutt’altro che trascurabile. Ci troviamo pertanto di fronte a
una situazione epidemiologica complessa, in quanto i soggetti ultrasessantenni hanno un’immunità ridotta dovuta al fatto che hanno eseguito l’ultimo richiamo vaccinale più di sei mesi fa. È auspicabile che la vaccinazione autunnale venga fatta con i diversi vaccini oggi disponibili, sia quelli a mRna che quelli proteici adiuvati”.

“Raccomandata dose di richiamo ad anziani e fragili”

Ad anziani, fragili (come malati cronici e immunodepressi), donne in gravidanza e operatori sanitari, la Simit raccomanda “una dose di richiamo a valenza 12 mesi con la nuova formulazione di vaccino aggiornato”. La vaccinazione, proseguono gli infettivologi, “è consigliata anche a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità”. Il richiamo dovrà essere fatto ad almeno tre mesi dall’ultima dose di vaccino o dalla diagnosi di infezione da virus Sars-CoV-2 ed, “eccetto
alcuni casi, sarà possibile anche la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri vaccini (come quello antinfluenzale)”.

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