Ennesimo raid che rischia di vanificare i tanti interventi avviati per la valorizzazione della più grande area verde della città. Il Comune ha lanciato un appello al senso civico dei cittadini
MESSINA – Una nuova vita per Villa Dante, iniziata a fine luglio con i lavori di riqualificazione completati, e messa già in discussione dagli atti vandalici che si sono verificati nella notte dopo Ferragosto. Una delle tante vite che in questi anni si è tentato di dare allo spazio verde più grande della città, aprendolo alla fruizione con impianti sportivi, piscina e un’arena per gli eventi. Tante anche le risorse investite nel tempo, con progetti per farne un luogo di aggregazione per ogni fascia d’età. Per un po’ sembrava che la strada potesse essere quella giusta, ma i lavori non sempre eseguiti in modo ottimale, i problemi sulla gestione con i tentativi di coinvolgere le Federazioni sportive, i costi alti per la manutenzione e la custodia che il Comune non riusciva a sostenere, i vandali e la mancanza di sorveglianza, hanno sempre interrotto il percorso avviato.
Questa volta l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Federico Basile, non ci sta a vedere fallito un progetto che serve anche all’inclusione e al recupero di fasce sociali disagiate che vivono nelle aree limitrofe alla Villa e a cui forse appartengono gli stessi vandali che hanno danneggiato gli spazi esterni, quelli interni e i bagni. Il coinvolgimento delle partecipate, la Messina social city in particolare, è considerato un punto di forza. I colpevoli saranno presto identificati perché tutta l’area è dotata di videosorveglianza le cui registrazioni sono al vaglio delle Forze dell’ordine. Gli interventi di riqualificazione avviati dall’Amministrazione e seguiti dall’assessore al ramo Francesco Caminiti, hanno migliorato l’area a verde per renderla sempre più un luogo di incontro con la possibilità di usufruire di tre campi da tennis, uno da padel e il campo da calcio a cinque in aggiunta all’area polifunzionale e a quella fitness. Per un mese l’accesso all’impianto gestito da Messina Social City è gratuito tramite prenotazione online e questo ha richiamato in queste settimane tanti fruitori. Nel giorno dell’inaugurazione si sono svolti minitornei tra i ragazzi dei Centri socio-educativi alla presenza tra gli altri del pallanuotista messinese Massimo Giacoppo, medaglia d’oro alle Olimpiadi con il Settebello.
Tutto ciò, però, non è bastato a tenere lontani i soliti atti distruttivi che anche in passato hanno interessato Villa Dante. A denunciare l’accaduto è stato per primo il sindaco Federico Basile. “A quei soggetti che negli ultimi giorni sono entrati a Villa Dante vandalizzando – ha scritto sulla sua pagina Facebook – dico che il nostro impegno per eliminare questi comportamenti sarà ancora più forte, perché la nostra città merita di essere rispettata prima di tutto da noi. È assurdo pensare di vedere così vanificato un lavoro che stava riqualificando uno dei più importanti spazi pubblici che stiamo restituendo alla città. Non capisco e non capirò mai il senso di questi gesti, perché Messina è casa nostra e dobbiamo tutti prenderci cura di casa nostra”.
Anche Alessandro Cacciotto, presidente della III Municipalità, si è espresso in merito chiedendo un presidio fisso di Forze dell’ordine per tutelare la zona notte e giorno. “Questi gesti – ha affermato – mortificano non soltanto Villa Dante ma l’intera città, perché è inconcepibile il totale disprezzo della Cosa pubblica. A Villa Dante, l’Amministrazione sta facendo davvero un buon lavoro, potenziando l’area con strutture, da ultime quelle sportive, e fornendo servizi. Ogni giorno infatti la Villa offre occasioni di svago, d’intrattenimento e socializzazione. Purtroppo di gesti negativi se ne sono consumati fin troppi in questi anni tra episodi di micro-criminalità e atti vandalici ed è necessario intensificare i controlli per evitare di vanificare il buon lavoro fatto all’interno e per evitare che le persone siano scoraggiate alla frequentazione”.
“Sarebbe necessaria – ha concluso – anche la presenza all’interno della Villa di un presidio fisso di Forze dell’Ordine e se ciò non fosse possibile, anche per questioni organizzative e di organico, affidare il servizio di vigilanza mediante attivazione di procedure a evidenza pubblica, a istituti di vigilanza e/o guardie private”.