Avifauna: l'aquila Lillo salvata dal WWF, in un mese 700 km in volo - QdS

Avifauna: l’aquila Lillo salvata dal WWF, in un mese 700 km in volo

Avifauna: l’aquila Lillo salvata dal WWF, in un mese 700 km in volo

lunedì 14 Maggio 2018
"Lillo in un mese ha coperto in volo una distanza superiore a 700 chilometri, spingendosi oltre i 2000 metri di altitudine, frequentando i territori delle province di Caltanissetta, Catania, Enna, Palermo e Agrigento. È molto attivo, come dimostrato dalla sua capacità di spostamento e dalla perlustrazione di un vasto territorio".
 
Lo afferma Massimiliano Di Vittorio (Ecologia Applicata Italia), che da anni monitora e studia la popolazione delle aquile di Bonelli in Sicilia.
 
Lillo appartiene a questa specie di rapaci e il 22 marzo scorso è tornato a volare, libero, nei cieli della Sicilia: a causa delle lesioni traumatiche procurate da un bracconiere, aveva trascorso 18 mesi, tra interventi chirurgici e cure riabilitative, inizialmente nel centro di recupero Cts di Cattolica Eraclea (Ag) e poi nel centro regionale di Recupero Fauna Selvatica Lipu di Ficuzza (Pa), dopo essere stata recuperata a Licata dagli attivisti del Wwf, alla fine di settembre 2016. Data la gravità delle ferite subite a causa della fucilata, inizialmente si riteneva quasi impossibile il suo ritorno in natura.
 
Il giorno prima della sua liberazione, Lillo era stato dotato di un trasmettitore GPS/GSM satellitare applicato da uno dei maggiori esperti europei impegnati in questo tipo di operazioni.
 
Dal momento del rilascio, la sua attività è stata quotidianamente registrata e monitorata dai ricercatori incaricati dal Wwf Italia, nell’ambito del progetto Life ConRaSi.
 
I dati ricevuti, oltre a fornire informazioni significative sulle abitudini e preferenze di questa specie in Sicilia permettono, in caso di problemi, di recuperare tempestivamente l’animale.
 
"Il monitoraggio – prosegue Di Vittorio – effettuato con la telemetria satellitare conferma che l’animale è in ottima forma e che il lavoro svolto dai veterinari dei centri di recupero fauna selvatica siciliani ha prodotto un risultato eccellente ed importante, sia per l’individuo ma anche per la conservazione della popolazione"

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