L’ospedale si è arricchito di una nuova area verde grazie alle piante donate dall’Arma dei Carabinieri nell’ambito della campagna di sensibilizzazione che punta a promuovere la sostenibilità
SIRACUSA – L’ospedale Umberto I si è arricchito nell’area a verde di giovani piante, simbolo del connubio inscindibile tra ambiente e salute, donate dall’Arma dei Carabinieri Raggruppamento Biodiversità di Mongiana e dalla Federazione nazionale dirigenti ospedalieri internisti nell’ambito del progetto nazionale di educazione ambientale “Un albero per la salute”, tra l’Arma dei Carabinieri e Fadoi, volto a promuovere e a sostenere una campagna di sensibilizzazione sull’interazione fra la tutela della salute delle persone e del sistema ambientale.
L’Umberto I è stato selezionato assieme ad altri ospedali d’Italia per la donazione e messa a dimora di alberi autoctoni prodotti nel vivaio forestale del reparto Biodiversità di Mongiana e dell’albero di Falcone, il Ficus Macrophilla riprodotto dalle talee dell’albero che cresce davanti all’abitazione del giudice Falcone, simbolo della lotta alle mafie.
L’evento, al quale hanno partecipato autorità civili e militari, associazioni di volontariato, personale sanitario, studenti e cittadini, presieduto dal commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, assieme al comandante provinciale dei Carabinieri di Siracusa, colonnello Gabriele Barecchia, si è aperto nella hall dell’ospedale di Siracusa con la presentazione del progetto nazionale tenuta dal tenente colonnello Rocco Pelle comandante del Reparto Biodiversità di Mongiana (Vibo Valentia), dal tenente colonnello Carmelo Parisi, comandante del centro Anticrimine natura Carabinieri di Catania, e dal componente l’Esecutivo nazionale Fadoi, Roberto Risicato, direttore del reparto di Medicina interna dell’Umberto I.
Alla presentazione ha fatto seguito nell’area esterna la suggestiva messa a dimora delle piante operata dai Carabinieri del Raggruppamento di Mongiana assieme ad un gruppo di studenti delle classi terze medie dell’Istituto Lombardo Radice di via Archia accompagnati dai docenti.
Ogni pianta messa a dimora potrà essere geolocalizzata fotografando uno speciale cartellino e sarà possibile seguirne la crescita su un sito web, monitorando in tempo reale anche il risparmio di anidride carbonica.
I relatori, moderati dalla responsabile dell’Unità operativa Educazione alla Salute dell’Asp di Siracusa Enza D’Antoni, hanno affrontato i temi legati all’approccio One Health (“una sola salute”) basato sull’indissolubile interconnessione sostenibile tra esseri umani, animali e ambiente.
“L’Arma dei Carabinieri ci ha onorato di questa scelta e la ringraziamo – ha detto il commissario straordinario dell’Asp, Lucio Ficarra -. Noi oggi uniamo la salute del pianeta con la salute dei cittadini grazie a questa importante iniziativa che coinvolge la sanità siracusana. Noi tutti dovremmo prendere coscienza che se l’ambiente sta bene anche noi stiamo meglio. Basti pensare agli incendi dolosi che si registrano ogni anno. Così come è importante il simbolismo, poiché piantare in un ospedale un albero come quello nato dalle talee dell’albero di Falcone è importante poiché rappresenta oltre che la natura il simbolo della legalità. Grazie per questa iniziativa e ci auguriamo che questo messaggio positivo possa coinvolgere in futuro anche tutti gli altri ospedali della provincia di Siracusa”.
Il comandante dei Carabinieri di Siracusa colonnello Gabriele Barecchia ha rivolto un messaggio ai ragazzi: “Con questo evento – ha detto – puntiamo l’attenzione sull’importanza di salvaguardare la salute dell’ambiente e questo diventa possibile solo se impariamo a rispettare non solo ciò che è nostro ma soprattutto ciò che è di tutti”.
“Questo progetto che condivide l’Arma dei Carabinieri con la Fadoi – ha detto Roberto Risicato – rientra nell’ambito delle iniziative di educazione alla salute che persegue la Federazione e l’Azienda sanitaria. L’universo nel quale viviamo si regge in un equilibrio senza il quale non potrebbe esistere. Il mantenimento dell’ecosistema garantisce la salute di tutti gli organismi che lo vivono e noi tutti abbiamo l’obbligo di lanciare il messaggio anche alle nuove generazioni che la salute dell’ambiente che ci circonda è la salute di tutti. Fadoi ha affiancato questa iniziativa perché crede nel progetto One Health. Credere che la salute dell’uomo dipenda dalla salute dell’ambiente è un concetto fondamentale che porteremo sempre avanti”.