Exploit per “Le vie dei Tesori”. La palma a Palermo e provincia - QdS

Exploit per “Le vie dei Tesori”. La palma a Palermo e provincia

Exploit per “Le vie dei Tesori”. La palma a Palermo e provincia

martedì 14 Novembre 2023

Il capoluogo siciliano si conferma come il luogo maggiormente visitato

PALERMO – “Le Vie dei Tesori” batte se stessa e quest’anno raggiunge le 255mila presenze in quasi tre mesi di festival in cui, oltre alle città piccole e grandi, sono scesi in campo per il terzo anno anche i borghi spalmati su tutta l’Isola.

Palermo arriva a 160mila visitatori: il sito più amato è Palazzo Costantino ai Quattro Canti. Catania, con Acireale, ha una nuova impennata e supera i 18mila partecipanti, segno che il festival inizia a radicarsi anche nella Sicilia orientale, con un incremento del 14% rispetto all’anno scorso.

Quest’anno l’exploit tra le altre città è toccato a Bagheria, trascinata dalla ‘villa dei mostri’. Alcamo ha aggiunto un bel 15% ai numeri ottimi del suo debutto, lo scorso anno; e con Trapani, Marsala e Mazara mette insieme altre 18mila presenze nell’intera provincia. Messina ha ottimi numeri e Sciacca raggiunge buoni risultati; botto nel centro Sicilia con Enna e Caltanissetta che ‘volano’.

Buona performance nel Val di Noto, tra Ragusa e Scicli, con Noto che ha proposto un’edizione-gioiello di soli quattro luoghi. Funzionano molto bene le altre città della provincia di Palermo, Termini Imerese, Carini e la new entry Corleone.

Una rete che è riuscita a funzionare anche grazie alla preparazione e allo studio di 1.500 ragazzi che hanno poi ‘raccontato’ i siti ai visitatori. A Palermo, ma anche a Marsala e a Catania, i bambini (anche i più piccini) hanno potuto contare su visite e laboratori, hanno scoperto palazzi, studiato percorsi e partecipato a visite-gioco prendendo spunto da racconti e libri.

Palermo il luogo più visitato

Il capoluogo siciliano mantiene la palma dei luoghi in assoluto più visitati dell’intero festival: con un testa a testa tra il fascino diruto di Palazzo Costantino e i marmi mischi e le allegorie barocche della chiesa di Santa Caterina: ma stavolta vince la residenza sui Quattro Canti e mette insieme 9.123 visitatori.

Una novità sul podio di bronzo visto che appartiene a un luogo normalmente aperto come la Casina Cinese dove si è ascoltata la storia di Ferdinando e Carolina di Borbone; segue il Teatro Politeama, che ha condotto alla scoperta delle sale e della terrazza, fin quasi alla famosa quadriga; poi Palazzo Oneto di Sperlinga che mostra baldanzoso il suo restauro nel segno dell’arte contemporanea; l’oratorio della Carità di San Pietro ai Crociferi con lo spettacolo inatteso della cappella affrescata dal Borremans (a poca distanza dai Quattro Canti, quindi sull’identica direttrice dei siti più visitati).

La sorpresa di quest’anno, la chiesetta che tutti hanno notato almeno una volta uscendo dalla città, la dolce San Ciro abbarbicata alla montagna, per le misteriose catacombe di Porta d’Ossuna (che nel weekend dei Morti hanno fatto parte di un circuito promosso dalla Città Metropolitana); per palazzo Ex Ministeri che sta completando il suo restauro; e per l’aeroporto di Boccadifalco.

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