La Sinistra Italiana: "Non è accettabile che durante la proiezione di un film si presentino figuranti di estrema destra".
Se l’intenzione era quella di provocare, il gruppo di persone che fanno parte di associazioni locali, vestite al cinema con divise naziste, ci sono riuscite benissimo. Era la sera di martedì 5 dicembre e nel teatro Miotto di Spilimbergo (Pordenone) si era deciso di proiettare il film con Pierfrancesco Favino. Incuranti delle possibili reazioni, i “nostalgici” hanno preso posto dinanzi il grande schermo. Una decisione che ha sollevato un vespaio di polemiche, manco a dirlo da parte della Sinistra Italiana, che ha affidato il proprio sfogo ai social.
“Grave carnevalata”
Al Teatro Miotto di Spilimbergo è andata in scena una carnevalata nostalgica col patrocinio comunale in occasione della proiezione del film “Comandante“. La scusa dell’interesse storico per vestirsi da nazisti non regge, non ci prendano in giro. Non è accettabile che durante la proiezione di un film si presentino figuranti di estrema destra. A questi figuranti nostalgici casualmente non passa mai per la testa di vestirsi da soldati dell’Armata Rossa, da Angloamericani o da Jugoslavi ma cascano sempre nelle uniformi nazifasciste”.
Accuse al Comune
“Il tutto – si legge – con la complicità idelogica della giunta comunale e con la scusa di un film che lava le coscienze con lo stereotipo degli “italiani brava gente” come se rastrellamenti, colonialismo, armi chimiche non abbiano fatto parte della storia più buia delle nostre forze armate. Non possiamo rimanere indifferenti a questa azione che mina l’antifascismo e la democrazia delle istituzioni, e presenteremo un’interrogazione parlamentare”.