ROMA – ”Il dato negativo del Pil è la conferma che gli 80 euro mensili del Governo non sono stati sufficienti ad incrementare i consumi e quindi a permettere all’economia italiana di riprendersi”. È quanto afferma il segertario generale della Cisl Raffaele Bonanni commentando la contrazione del Pil nel secondo triemstre. ”Il presidente di Confcommercio Sangalli ha ragione perché questi 80 euro, pur essendo una misura giusta, non sono strutturali, ma per il momento solo un bonus. Per tornare a parlare di crescita – continua Bonanni – occorre un taglio più vigoroso e strutturale delle tasse su lavoratori ed imprese che investono, una raccomandazione, questa, che ci fa l’Europa che ci dice, per l’appunto, di spostare le tasse sui consumi. Sgravare fortemente le tasse sul lavoro è un’operazione che hanno fatto praticamente tutti i Governi europei e che noi non vogliamo compiere perché non si vogliono intaccare i soldi della spesa pubblica improduttiva del ”presepe’ sempre uguale a se stesso di istituzioni ed amministrazioni: li’ è il punto politico che il governo Renzi ed il Parlamento dovranno affrontare”. ”Noi come sindacato su questo incalzeremo il Governo nei prossimi giorni per creare una migliore discussione di trasparenza nel paese”.