Sugli undici milioni di investimenti già stanziati l'assessore Tamajo non nasconde diffidenza: "Stiamo cercando di evitare immobilismi vari e far partire gli interventi il prima possibile".
La ZES Unica, zona economica speciale unificata, sembra mostrare varie lacune ancora prima di partire e malgrado il potenziale non mancano punti di domanda anche dalla Regione Siciliana. In particolare è l’assessore alle Attività produttive, Edy Tamajo, che lancia un quesito all’indirizzo del competente ministro Raffaele Fitto. Questione di non poco conto, già posta martedì da Tamajo all’annuncio di un finanziamento della Regione Siciliana per interventi in aree industriali dell’isola: “Aspettiamo di capire, però, quale sarà il ruolo delle Regioni che possono essere un valido strumento per l’istruzione delle pratiche e l’attrazione degli investimenti”. Il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, di Fratelli d’Italia, è stato esplicitamente chiamato in causa da Tamajo: “Sono sicuro che nel prossimo decreto il ministro Fitto chiarirà i compiti e assicurerà nuove risorse”.
Il Quotidiano di Sicilia ha intervistato l’assessore regionale per le Attività produttive in merito all’attrito che sembra palesarsi tra la Regione Siciliana ed il Ministero per le politiche di coesione già oggetto di strali ed esposti da parte del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, ed Edy Tamajo non ha tirato indietro la gamba: “Siamo contentissimi che ci sarà una ZES unica per il Sud, che la Sicilia sarà un’unica zona ZES; l’ho detto più volte, è un modo per rendere più attrattiva dal punto di vista commerciale la nostra terra, quindi ci saranno più investimenti, probabilmente, nel programma di attuazione degli investimenti ci saranno tante aziende che vorranno venire ad insediarsi in Sicilia, ma ancora non abbiamo compreso bene quale sarà il ruolo delle regioni”.
Tamajo: “Regioni abbiano ruolo determinante per la strategia”
Già la premessa di Tamajo, con il ribadito benvenuto alla ZES unica, non omette la questione dolente circa i compiti e le prerogative della Regione all’estinzione dei commissari delle attuali singole ZES locali. Tamajo però puntualizza ulteriormente: “Questa attività da intercessione, questa attività di ponte con il governo regionale chi la deve fare? Fin’ora l’hanno fatta i commissari. Devo dire che nell’ultimo anno, con i commissari, mi riferisco al commissario Carlo Amenta e al commissario Alessandro Di Graziano, avevamo già incanalato un buon lavoro con buoni obiettivi raggiunti e con tante autorizzazioni alle imprese rilasciate; adesso speriamo – prosegue Tamajo dopo una manifesta espressione di perplessità – di comprendere nel più breve tempo possibile qual è il ruolo delle Regioni, mi auguro che sarà un ruolo non solo di passacarte ma un ruolo determinante nell’individuazione della strategia e soprattutto attraverso i comitati di indirizzo, attraverso il lavoro fatto con i comuni e con le istituzioni locali, di programmare diversi interventi infrastrutturali a supporto delle aree ZES”.
“Pronti a stanziare 11 milioni di euro”
Appunto martedì, l’assessore Tamajo aveva annunciato un investimento di 14 milioni di euro, dei quali 11 già pronti, per interventi infrastrutturali in aree industriali del palermitano, del catanese e del siracusano. Abbiamo quindi chiesto all’assessore regionale se questo investimento potrebbe essere a rischio a causa della transizione non ben definita tra le ZES locali e la ZES unica: “Sono convinto di no e mi auguro di no. Abbiamo, con velocità estrema, proprio ieri approvato una serie di interventi, avevamo undici milioni di euro a disposizione e abbiamo ricevuto diversi progetti esecutivi cantierabili. Li stiamo stanziando e stiamo correndo velocemente per arrivare alla gara, per cui, come dire, stiamo cercando di evitare immobilismi vari e con i poteri che abbiamo attualmente con i commissari che sono in carica fino al primo marzo di far partire gli interventi il prima possibile”.
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