Un riferimento internazionale per lo sviluppo delle imprese - QdS

Un riferimento internazionale per lo sviluppo delle imprese

Un riferimento internazionale per lo sviluppo delle imprese

Chiara Vilardo  |
giovedì 01 Febbraio 2024

Forum con Giuseppe Ursino fondatore e CEO di JO Group. Un’app per monitorare le migliori opportunità di finanza agevolata

Un confronto su questioni strutturali e non contingenti: ospite di questo Forum con il QdS, alla presenza del vice direttore Raffaella Tregua, il fondatore e CEO di JO Group, Giuseppe Ursino.

Partiamo dall’inizio: che cos’è JO Group e di cosa si occupa?
JO Group è un cluster aziendale nato nel 1998 con core business in digital transformation e consulenza su fondi europei, che unisce, come appunto in un cluster, più società. In particolare, i settori di competenza vanno dallo sviluppo di piattaforme FAD e di serious game alla conversione dei corsi online in formato SCORM, dalla consulenza sui progetti europei al web marketing. E poi ancora ricerca e sviluppo ICT, realtà aumentata e realtà virtuale, blockchain, intelligenza artificiale, big data e IoT, e-health, sviluppo app, agritech e software per tecnologie ambientali, mentre le 2 ONG del gruppo si occupano di promozione della digital transformation e della cittadinanza europea. In testa c’è la JO Consulting, che ha come obiettivo quello di far conoscere e diffondere i bandi di finanza agevolata offerti dalla Commissione europea. Al momento come capofila del progetto Reference della DG Regio, il target, oltre all’Italia, sono imprese e cittadini di Grecia, Romania e Lituania. Questo progetto ha dato vita a una web app (sviluppata dalla JO Consulting) all’interno della quale si trovano tutti i bandi attualmente pubblicati, quelli già chiusi e in futuro anche quelli che saranno pubblicati. La ricerca del bando di interesse viene effettuata per tipologia, per esempio se nazionale o regionale, o in base al profilo imprenditoriale dell’utente, quindi se, per esempio, si è titolare di una startup o se si procede da semplice cittadino o da imprenditore e così via”.

Avete organizzato un importante evento che si terrà il prossimo 7 febbraio. Di cosa si tratta?
“Presenteremo tutte le opportunità previste da vari bandi già attivi. Per esempio, in Sicilia c’è un bando molto interessante con un cospicuo contributo per fare impresa nella regione. Per questo bando è previsto a breve un click day. L’incontro si svolgerà all’Hotel NH Catania Centro, in piazza Trento 13, e la partecipazione sarà libera, senza la necessità di alcuna prenotazione. Oltre alla partecipazione in presenza all’interno della struttura alberghiera, sarà possibile collegarsi da remoto tramite Facebook, Linkedin e Youtube, coinvolgendo così chiunque volesse prenderne parte a prescindere da dove si trovi. Parleremo, come detto, dei bandi e anche della MyFunds App, la piattaforma creata nell’ambito del progetto Reference che permette di cercare in modo semplice, gratuito e immediato le migliori opportunità di finanza agevolata”.

Lavorate anche con le Organizzazioni non governative. Quali sono?
“Fanno parte del gruppo anche due ONG. Una è l’Osservatorio e-Medine, che da ottobre 2022 è diventata Europe Direct Catania, antenna della Commissione europea per la Sicilia orientale. L’altra ONG si chiama JO Education-Innovation hub Catania, che aggrega innovatori del settore digitale e con cui collaborano anche tanti professori di ingegneria. Su questo ambito, il 27 luglio 2023 abbiamo tenuto un evento sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul giornalismo e, di conseguenza, sulla democrazia. Sono eventi importanti, perché è necessario cogliere subito questi cambiamenti per non farsi trovare impreparati sulle nuove tecnologie e su come possono essere sfruttate”.

Andiamo ai numeri: guardando al vostro gruppo in generale, quanto fatturate e quanti dipendenti lavorano per voi?
“Il giro d’affari supera il milione di euro con quaranta dipendenti interni, a cui si aggiungono i collaboratori esterni”.

Forum con Giuseppe Ursino

Dalla trasformazione del settore medicale ai serious game destinati all’insegnamento

Di quali società si compone il Gruppo e quali sono le attività perseguite?
“JO Group, come detto, è il brand capofila o, per così dire, ombrello, all’interno del quale vi sono altre nove aziende che si occupano di nove branche differenti di mercato. Al vertice del gruppo c’è la JO Consulting, che si occupa di due attività molto diverse tra di loro: da una parte la gestione dei fondi europei diretti, quindi della Commissione europea, si opera in lingua inglese aggregando consorzi internazionali. In particolare, noi lavoriamo ovunque in Europa, dall’Islanda in giù fino alla Turchia e lo facciamo da tantissimi anni. Poi ci sono anche i fondi indiretti, cioè i fondi strutturali, gestiti da un altro team del Gruppo, quindi in modo diverso, operando in questo caso con Ministeri e le 20 Regioni italiane. Da quest’ultimo punto di vista monitoriamo tutti i bandi e li proponiamo ai nostri potenziali clienti tramite un blog all’interno del sito della JO Consulting. Del Gruppo fa parte anche un’altra azienda che si occupa di ricerca e sviluppo nel campo ICT. In questo ambito, attualmente, il più importante progetto di smart city che c’è in Sicilia riguarda il monitoraggio delle ceneri vulcaniche. Il capofila di questo progetto, che si chiama SECESTA ViaSafe, è la PMF Research che fa parte del nostro cluster. All’interno di questo consorzio progettuale ci sono poi l’Università di Catania, quella di Messina, l’INGV e altri partner. Il nostro Gruppo si occupa anche di e-health, di come cioè la trasformazione digitale stia modificando anche il settore medicale e lo facciamo con la Ippocrate AS. Mentre con l’HT Apps sviluppiamo web app e realizziamo soluzioni per l’agritech. Altra società di cui si compone il Gruppo è la IPPO Engineering, che opera nella trasformazione digitale applicata al settore ambientale, energetico e della green economy. Altra componente è una web agency, la Moka Adv, focalizzata sull’international digital marketing, molto attiva nella ‘dissemination’, cioè nel far conoscere le nostre attività e quelle dei consorzi in tutta Europa. Infine, c’è la VITECO, leader dell’e-learning in Italia e azienda affermata in tutta Europa, che sviluppa le tecnologie digitali utili all’insegnamento. Ne sono un esempio i serious game, videogame pensati in chiave didattica. L’ultimo lo abbiamo rilasciato per l’Università del Piemonte Orientale per il settore sanitario”.

Creare un’alleanza virtuosa per valorizzare i più giovani

Quando e com’è nata la vostra idea imprenditoriale e in che modo si è evoluta nel tempo?
“L’idea nasce nel 1998 e si concretizza con la JO Consulting. Si è trattato di un’idea imprenditoriale un po’ visionaria, soprattutto se si considera il contesto siciliano in cui si è poi sviluppata. Mi riferisco alla volontà di potenziare le capacità locali al fine di gestire bene le opportunità e fare innovazione organizzativa, tecnologica e mentale. Purtroppo le generazioni che ci hanno preceduto hanno vissuto perlopiù di parapubblico allargato e questo ha creato una mentalità non tendente all’eccellenza. Quando bisogna competere ad un livello internazionale, dove invece il sistema premia la competenza, bisogna essere estremamente affidabili, altrimenti la partita è persa in partenza. La mia mission è provare coi fatti che anche da noi al Sud, e in particolare in Sicilia, si possono fare cose belle, produttive ed efficienti. Ovviamente non è facile perché comporta una lotta continua con una mentalità dominante che spesso va in senso opposto. Il mio approccio coi miei collaboratori è lo ‘stretching job’. Ad una persona che pensa di poter portare sulle sue spalle dieci chili di mele, io ne carico 12 e poi, quando già ha imparato a gestire i 12, ne carico 14 e gradualmente faccio venir fuori tutto il suo potenziale rimasto fino a quel momento silente. Chi come noi lavora in un campo internazionale non può esimersi dal puntare all’eccellenza, siamo obbligati e per noi è anche un’attitudine naturale. Purtroppo la maggior parte di quello che ci circonda tende a fare l’opposto e quindi è una lotta non semplice. Quest’aspetto rappresenta forse la parte più sfidante della mia attività”.

Abbiamo parlato dell’inizio, da dove siete partiti e dove siete arrivati oggi. Una riflessione finale per il futuro?
“Ritengo che per quanto riguarda la Sicilia il futuro vada in tre direzioni: il food and wine, dove la Sicilia è al top mondiale, il turismo e la high-tech. Sugli aspetti innovativi sto puntando a potenziare le collaborazioni del JO Group con l’Università di Catania. Da poco sono stato coinvolto nei Comitati di Indirizzo in 4 corsi di laurea in Economia, Ingegneria e Scienze Politiche. Mi piacerebbe dare un contributo per frenare la fuga di cervelli e anzi, al contrario, far il possibile per far rientrare chi è andato via”.

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