Minacce a carabiniere al Tribunale dei minori di Catania, denuncia

“Non rimproverare u picciriddu”, carabiniere minacciato e aggredito a Catania: una denuncia

“Non rimproverare u picciriddu”, carabiniere minacciato e aggredito a Catania: una denuncia

Redazione  |
giovedì 01 Febbraio 2024

Episodio di oltraggio a pubblico ufficiale nei pressi del Tribunale per i minorenni di Catania.

Aggressione verbale a un carabiniere per difendere il figlio dopo un gesto di inciviltà: è accaduto a Catania, dove un 40enne è stato denunciato per minacce e oltraggio a pubblico ufficiale.

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Catania, il rimprovero e l’aggressione: minacce a carabiniere

Nell’affollato ingresso al piano terra del Tribunale per i minorenni di Catania, uno dei militari dell’Arma, incaricato alla vigilanza delle aule dove si svolgono le udienze e ai controlli di sicurezza all’ingresso del palazzo, trovandosi nei pressi del dispositivo metal detector, ha visto un ragazzo che, appena entrato, ha gettato a terra un fazzoletto di carta.

Il militare ha fatto osservare al giovane che sicuramente a casa sua non si sarebbe comportato nella stessa maniera, gettando le carte a terra. Udite tali parole, il ragazzo, avendo compreso l’errore, ha ripreso la carta a terra gettandola nell’apposito cestino della spazzatura, per poi rientrare all’interno del Tribunale. In quel preciso istante, un uomo, seduto in sala d’attesa, si sarebbe alzato di scatto e, rivolto al militare dell’Arma oltre a contestargli che aveva fatto malissimo a rimproverare “u picciriddu”, avrebbe iniziato a rivolgergli contro delle minacce, invitandolo a togliersi la divisa e a uscire fuori dal Tribunale, incurante della presenza di molte persone che si trovavano all’ingresso.

L’uomo si è poi allontanato uscendo dall’edificio e continuando a inveire nei confronti del militare. Quest’ultimo, dopo aver calmato l’autore delle minacce, ha proceduto all’identificazione.

La denuncia

A quel punto, avendo compreso che sarebbe stato identificato, invece di desistere nel suo atteggiamento aggressivo avrebbe continuato e, urlando, è arrivato addirittura a minacciare di morte il militare. Sopraggiunti altri due carabinieri, che avevano sentito le urla, hanno riportato l’uomo alla ragione identificandolo come un 40enne catanese, già noto alle forze dell’ordine, padre del ragazzo, un 21enne, che era stato convocato in Tribunale per presenziare a un’udienza relativa a un procedimento penale a suo carico.

L’ingiustificata difesa “a spada tratta” del figlio è costata al 40enne la denuncia all’autorità giudiziaria per oltraggio e minaccia a Pubblico Ufficiale.

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