Tentato omicidio ad Acireale: questioni d'amore dietro il gesto

VIDEO | Acireale, tentato omicidio: questioni d’amore dietro il gesto

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Redazione  |
mercoledì 14 Febbraio 2024

La vittima sarebbe un giovane 29enne di Piano D'api che, trovato dai carabinieri con una fasciatura alla mano, ha provato a depistarli sulla causa.

I carabinieri della stazione di Guardia hanno eseguito un fermo nei confronti di un 33enne pluripregiudicato di Acireale, ritenuto gravemente sospettato di tentato omicidio ai danni di un ragazzo 29enne di Piano d’Api, ad Acireale.

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Il complice, un 23enne di Aci Sant’Antonio, è stato denunciato in stato di libertà per aver concorso al tentato omicidio di Acireale, mentre tre persone sono state deferite sempre a piede libero per favoreggiamento personale, avendo aiutato gli autori del reato con false dichiarazioni.

l tentato omicidio ad Acireale: i fatti

I fatti si sono verificati il 31 gennaio scorso nella frazione di Piano d’Api, come si apprende da un comunicato del comando provinciale dei Carabinieri. Quel pomeriggio i militari della stazione di Guardia hanno appreso di una esplosione di colpi di arma da fuoco occorsa in zona poco prima. Hanno, dunque, deciso di avviare una serie di accertamenti preliminari di tipo investigativo, informativo e di controllo del territorio.

L’equipaggio di una gazzella che stava attraversando la frazione di Santa Maria Ammalati ha notato, intorno alle 17.30 circa, due uomini che, con fare sospetto, sostavano a bordo di una Renault Clio nei pressi di un furgone, parcheggiato a bordo strada e con il finestrino anteriore lato passeggero in frantumi.

Le indagini su un ferito

I carabinieri si sono subito avvicinati al furgone senza passeggeri, accorgendosi che sul sedile anteriore vi erano delle macchie di sangue. Dunque, i militari hanno chiesto ai due uomini dell’auto se sapessero cosa fosse accaduto al veicolo e questi hanno riferito di conoscerne il proprietario e di sapere anche che era rimasto coinvolto in un incidente stradale nei paraggi, durante il quale si era ferito ad una mano.

Esaminando le immagini di videosorveglianza però i carabinieri hanno scoperto che il furgone era arrivato a Santa Maria Ammalati già danneggiato e che il passeggero era un 29enne di Piano d’Api già noto per precedenti trascorsi con la giustizia e parente dei due testimoni che poco prima avevano riferito del presunto incidente.

I militari dell’Arma hanno raggiunto la casa di Piano d’Api del 29enne, che ha aperto la porta con una mano visibilmente fasciata. Il giovane ha sostenuto che i bendaggi fossero dovuti a un recente intervento chirurgico: una terza versione dei fatti, quindi, che strideva con la presenza di alcune macchie di sangue davanti al portone della sua abitazione, in strada di frammenti di vetro e, all’interno della casa del giovane, una tuta messa a mollo in candeggina con evidenti tracce ematiche.

L’agguato al 29enne nel tentato omicidio di Acireale

Le indagini si sono focalizzate in seguito sul tratto di strada, in via Sottotenente Barbagallo, in cui sono stati esplosi i colpi d’arma da fuoco che, infrangendo il vetro del furgone, avrebbero colpito alla mano il 29enne.

L’analisi delle immagini di videosorveglianza della zona e i sopralluoghi effettuati dai militari hanno permesso ipotizzare una precisa dinamica di quello che appariva un vero e proprio agguato: un uomo armato sarebbe stato accompagnato in quella via circa quaranta minuti prima da un complice, a bordo di una piccola utilitaria di colore nero; poi lo stesso assalitore avrebbe atteso l’arrivo del furgone con a bordo, come passeggero, la vittima, sparando al suo passaggio cinque colpi di pistola, di cui uno avrebbe rotto il finestrino passeggero, ferendo alla mano la vittima.

Il responsabile sarebbe subito scappato a piedi, mentre il complice, che fino a quel momento aveva atteso a bordo dell’utilitaria, sarebbe fuggito in auto, tamponando un altro veicolo.

Il complice e l’arresto

Le ulteriori risultanze investigative, consentivano di risalire alla targa dell’auto del complice, individuandolo quale un 23enne di Aci Sant’Antonio. L’auto, poi rintracciata ed analizzata dai militari, mostrava danni perfettamente compatibili con il tamponamento occorso all’auto in fuga utilizzata per l’agguato.

Infine, proprio grazie alle immagini analizzate, i militari dell’Arma hanno riconosciuto l’assalitore, identificandolo in un 33enne pluripregiudicato originario di Aci Catena, rintracciato poi a casa di alcuni suoi familiari ad Acireale. Nei confronti dell’uomo è scattato il fermo e la successiva traduzione presso il carcere di Catania Piazza Lanza.

Le denunce

A margine, l’amico che lo ha accompagnato in auto è stato denunciato a piede libero per concorso in tentato omicidio mentre le tre persone, tra cui la stessa vittima, che hanno cercato di depistare le indagini mentendo e negando l’accaduto, sono state denunciate per favoreggiamento personale.

I motivi del tentato omicidio sono ancora in fase di approfondimento ma, verosimilmente, dietro tutto ciò vi sarebbero dei dissidi tra vittima ed assalitore per vicissitudini di natura sentimentale.

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