La criminologa ritiene di fondamentale importanza l'esame delle scritte tracciate sui muri della villetta di Altavilla Milicia, per ricostruire alcuni passaggi dei delitti e il quadro psicologico.
In merito alla strage di Palermo, Roberta Bruzzone, la criminologa chiamata a far parte del team della difesa per una consulenza psichiatrica di parte nei confronti di Giovanni Barreca, accusato degli omicidi della moglie Antonella Salamone e dei figli Kevin ed Emanuel, ha così parlato: “Abbiamo ripercorso la vicenda in maniera dettagliata e tutta una serie di aspetti di fondamentale importanza per collocare tutti i vari soggetti nei vari ruoli. Abbiamo ripercorso tutto quello che è successo in quella settimana e nei giorni precedenti. Il racconto di Barreca è stato coerente e fortemente caratterizzato da problematiche importanti a livello psichiatrico, gravissime, in cui sono subentrati come detonatori gli altri due indagati. Tornerò a Palermo per verificare altre informazioni che mi ha fornito Barreca”.
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Strage di Palermo: l’incontro tra Bruzzone e Barreca
La consulente della difesa Roberta Bruzzone e Barreca si sono incontrati ieri al carcere Pagliarelli a Palermo. La difesa di Giovanni Barreca ha chiesto anche di entrare nella villetta di Altavilla Milicia dove si è consumata la strage di Palermo, per fare un sopralluogo sulla scena del crimine, effettuato dai Ris, in cerca di dettagli, magari trascurati, che possano definire meglio alcuni punti oscuri sulla dinamica del massacro.
Una mossa fondamentale che, nelle intenzioni dell’avvocato Giancarlo Barracato, è servita a anticipare e respingere le accuse di Massimo Carandente e Sabrina Fina – ritenuti gli ispiratori della strage – i quali sostengono di essere andati via prima che esplodesse la violenza, addossando all’imbianchino di 54 anni tutte le colpe.
Nella casa dell’orrore la criminologa vuole esaminare anche quelle scritte sui muri tracciate nei giorni della strage di Palermo: “Sono fondamentali – ha concluso – per ricostruire alcuni passaggi dei delitti, le scritte sono fondamentali per capire una problematica psichiatrica che probabilmente non riguardava solo Barreca”.
Il sopralluogo dei Ris
Intanto, c’è stato un nuovo sopralluogo dei Carabinieri del Ris nella villetta di Altavilla Milicia in cui lo scorso febbraio è avvenuta la strage familiare di Palermo. I carabinieri hanno passato al setaccio la villa con l’ampio giardino alla ricerca di nuovi elementi, gli stessi che sta cercando la criminologa Bruzzone.
I carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche di Messina hanno effettuato rilievi anche nell’appartamento di via Dell’Arancio, nel quartiere palermitano di Sferracavallo, in cui vivevano i “fratelli di Dio” Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia in carcere con l’accusa di omicidio plurimo e occultamento di cadavere. Presenti il sostituto procuratore Manfredi Lanza e il legale di Barreca, Giancarlo Barracato.