I compaesani che si recano a rendergli omaggio intonano il canto dei tonnaroti, la cialoma, un inno che veniva cantilenato da tutti i pescatori.
La lunga chioma, una volta bionda e riccia, di Clemente Ventrone non svolazzerà più al vento di Favignana. Il gigante buono che arpionava enormi tonni durante le epiche mattanze delle isole Egadi si è spento nella notte a 79 anni.
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La sua immagine campeggia su tutti i più famosi album fotografici e le copertine del mondo: il possente tonnaroto che col volto contratto e i capelli impregnati di salsedine e arrossati dal sangue dei tonni spicca fra le ciurme del quadrilatero delle paranze del bimillenario rito della mattanza.
La morte di Clemente Ventrone: il dolore dei compaesani
“La mattanza? Non è la corrida né una guerra ai tonni, ma una lotta per la sopravvivenza. Morte per la vita. E la pesca è la mia vita” ripeteva ogni volta Clemente nelle migliaia di interviste rilasciate al giornalista di turno.
I compaesani che si recano a rendergli omaggio intonano il canto dei tonnaroti, la cialoma, un inno che veniva cantilenato da tutti i pescatori. Si eseguiva all’unisono, per mantenere il ritmo dell’azione durante la mattanza. E per propiziare la buona sorte, invocando i Santi. “Aja Mola, Aja Mola”: così recita la strofa iniziale del canto, un’espressione di derivazione araba che significa “O mio Signore”. Clemente Ventrone non era ieratico come i rais, ma col suo mix naturale fra lo sciamano e il lottatore di wrestling, seduceva il prossimo e negli anni era diventato l’icona turistica e culturale dell’epopea delle mattanze.
Le parole degli abitanti di Favignana
“Clemente era semplicità, accoglienza, disponibilità, umanità vera, generosità, tradizione autentica, storia dell’isola, di quella che ha riempito per decenni pagine di giornali e documentari, diffondendo nel mondo l’immagine di un’isola fatta di persone perbene, legate al lavoro con passione, di veri conoscitori del mare e delle sue leggi” afferma Maria Guccione storica esponente ambientalista e culturale di Favignana.
“Con la scomparsa di Clemente Favignana perde un uomo che ha rappresentato la storia dei tonnaroti e della mattanza”, sottolinea il Sindaco dell’arcipelago Francesco Forgione. Che aggiunge: “Il suo volto e la sua immagine continueranno a rappresentare l’identità di Favignana e delle isole Egadi. Ma oggi piangiamo l’uomo generoso, l’amico di tutti, l’espressione di una comunità aperta e accogliente che anche attraverso l’immortalità della sua immagine continuerà a vivere”.
Il sindaco delle isole Egadi Francesco Forgione ha annuncia la proclamazione del lutto cittadino per martedì 30 aprile, dalle ore 9.30 alle ore 12.00, in occasione dei funerali di Clemente Ventrone, che si terranno presso la Chiesa Matrice di Favignana.
Fonte foto: Facebook – Pro loco “Isole Egadi”