Potranno richiedere il contributo a fondo perduto i 123 enti che si trovano lungo il litorale isolano. Circa 200 mila euro sono destinati alla redazione dei Piani urbani del demanio marittimo
PALERMO – Promuovere la sostenibilità ambientale e del paesaggio nelle aree del demanio marittimo nei Comuni siciliani. È questo lo scopo del bando appena emesso dall’assessorato regionale del Territorio e ambiente, che mette a disposizione 1,6 milioni di euro per tutti quegli interventi pensati per la salvaguardia, la valorizzazione e il rilancio dei territori costieri.
Il bando si innesta nello scenario più ampio della politica marittima integrata dell’Unione Europea, che introduce un quadro comune per la pianificazione dello spazio del demanio marittimo con l’obiettivo di perseguire una gestione integrata e garantire una crescita sostenibile degli ecosistemi costieri e marini, sottoposti a forte pressione insediativa, cambiamenti climatici, calamità naturali ed erosione. In particolare, 700 mila euro saranno dedicati ad interventi per la messa in sicurezza delle aree demaniali marittime, altri 700 mila euro andranno ad azioni per la rimozione dei rifiuti, mentre 200 mila serviranno per la redazione del Pudm, il Piano urbano del demanio marittimo. Il documento regola le modalità di utilizzo della fascia costiera demaniale e del litorale marino, sia per finalità pubbliche che per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico.
Potranno beneficiare del sostegno i 123 Comuni siciliani costieri
“La gestione del demanio marittimo rappresenta una sfida difficile per le autorità – si legge nell’avviso – che devono trovare un equilibrio tra la tutela ambientale, la salvaguardia delle attività tradizionali, come la pesca e la navigazione, e la promozione di attività economiche e turistiche sostenibili”. Potranno beneficiare del sostegno i 123 Comuni siciliani costieri, con la richiesta di un contributo a fondo perduto per la realizzazione degli interventi. L’avviso, con scadenza al prossimo 9 luglio, prevede una modalità a sportello, per cui le domande saranno considerate sulla base dell’ordine cronologico. Per quanto riguarda l’azione A, si potranno realizzare le opere necessarie e urgenti per la messa in sicurezza delle aree appartenenti al demanio marittimo, relativamente a situazioni di pericolo.
I Comuni dovranno effettuare preliminarmente una ricognizione delle aree e degli immobili che necessitano di interventi che vadano ad eliminare le condizioni di pericolo per la pubblica incolumità, comprese le recinzioni per impedire l’accesso e la segnaletica di pericolo. Per l’azione B, i Comuni potranno inoltrare la richiesta di assegnazione delle somme precisando se si tratta di raccolta dei rifiuti dai quali possano derivare imminenti pericoli per la salute pubblica, o se i rifiuti si trovino in aree già oggetto di segnalazione o sequestro da parte dell’autorità giudiziaria. In ultimo, può trattarsi di interventi di pulizia straordinaria sottratti alla competenza dei soggetti che li avevano ricevuti in concessione.
redazione del Pudm, il Piano urbano del demanio marittimo
L’azione C, invece, è pensata per permettere la redazione del Pudm, alla domanda di contributo andranno allegati la relazione tecnica, il computo analitico della spesa e la dichiarazione rispetto a un eventuale dissesto finanziario del Comune. I contributi verranno erogati con diverse modalità. Per l’azione A e C, verrà versato un primo acconto del 40%, mentre per l’azione B l’anticipazione sarà dell’80%. La restante quota del contributo sarà erogato a conclusione dei lavori, dopo che l’ente avrà prodotto la relazione tecnica sugli investimenti realizzati, la documentazione fotografica delle opere e la documentazione finale di spesa completa di quietanze.