Palermo, lotta agli incendi, si punta sulle tecnologie di allarme “intelligente” - QdS

Palermo, lotta agli incendi, si punta sulle tecnologie di allarme “intelligente”

Palermo, lotta agli incendi, si punta sulle tecnologie di allarme “intelligente”

Antonio Schembri  |
mercoledì 03 Luglio 2024

il nuovo modello anti roghi coinvolge istituzioni e terzo settore e introduce sistemi di videosorveglianza all’avanguardia

PALERMO – Con le ondate di calore che nella prima settimana dell’estate non si sono fatte certo attendere, il Comune fa fronte al rischio da incendi, sia boschivi sia lungo le interfacce urbano-rurali, con un modello organizzativo e operativo tutto nuovo. Basato cioè sulla razionalizzazione delle risorse umane disponibili, con il coinvolgimento di tutti i soggetti istituzionali e appartenenti al terzo settore, capaci di intervenire sul territorio con azioni di prevenzione e spegnimento rapido.

Controllo degli incendi con la tecnologia

Il modello punta inoltre su una dotazione tecnologica di ultima generazione per monitorare costantemente l’intero territorio comunale e, nello specifico, intercettare, grazie al “pattugliamento” automatico assicurato da centinaia di telecamere posizionate sulle alture della città, segnali di fumo e fuoco anche di piccola entità. Un sistema di allarme intelligente, basato su video e messaggi sonori da inviare alla protezione civile comunale che, al riguardo verrà coordinata con la Polizia municipale di Palermo e con il corpo dei Vigili del fuoco.

Ancora vivi e terrificanti, tra tanti palermitani, sono gli scenari avvolti dalle fiamme che durante la prima metà dell’estate scorsa generarono ansia, in diversi casi panico nonché danni ingenti non solo sulle spalle dei monti della Conca d’Oro ma anche entro i limiti della cinta urbana dei quartieri periferici del capoluogo.

“La speranza è riuscire, proprio attraverso le telecamere, a individuare chi il fuoco lo appicca, atteso che oltre il 90% di questi sinistri è di natura dolosa”, ha affermato ieri il comandante della polizia Municipale di Palermo, Angelo Colucciello, alla presentazione del piano antincendio del Comune, tenutasi presso la sede centrale del comando provinciale del corpo.

“Grazie alle tecnologie appena attivate i cittadini potranno senz’altro sentirsi un po’ più al sicuro – ha detto Colucciello – l’Amministrazione comunale sta facendo tutto quanto è possibile per contrastare un fenomeno serio e grave, che non si riuscirà certo ad azzerare in tempi brevi ma che si potrà senz’altro contrastare con forza attraverso la collaborazione dei cittadini con le forze dell’ordine”.

Oltre 800 le telecamere distribuite sull’intero territorio di Palermo

Saranno oltre 800 le telecamere distribuite sull’intero territorio di Palermo, inclusi i quartieri in cui specialmente nei mesi centrali dell’estate viene bruciata immondizia all’aperto. Il periodo di completa attivazione del piano operativo del Comune va dal 1 luglio al 30 ottobre e, grazie a specifiche convenzioni, coinvolge 26 associazioni di volontariato. Più in dettaglio saranno 250 i volontari complessivamente reclutabili e unità fino a 50 operatori quelle che verranno attivate contemporaneamente in caso di allerta, organizzati fino ad un massimo di 10 squadre, ciascuna delle quali dotate di modulo antincendio e di droni. I siti di avvistamento e monitoraggio principali sono monte Pellegrino, la Favorita, Capo Gallo, Pizzo Sella, Sferracavallo, Cardillo, Inserra, Borgo Nuovo, Bellolampo, Baida, Villagrazia, Ciaculli e Croceverde.

Il piano comunale anti-incendi

Da quest’anno il Comune si è in particolare dotato di un sistema di monitoraggio incendi “da remoto”, strutturato sul posizionamento di alcune particolari telecamere video e termiche capaci di “pattugliare” per l’intero arco della giornata tutto il territorio comunale, rilevando irregolarità anche a distanza di chilometri. Il piano comunale anti-incendi poggia su una dote economica di poco inferiore al milione di euro. Oltre ai finanziamenti del Ministero dell’Interno, parte della spesa, specificamente quella relativa all’acquisto delle telecamere termiche, si deve alla donazione di alcune fondazioni bancarie del Nord Italia che nei mesi scorsi hanno accolto l’appello di sensibilizzazione lanciato l’anno scorso dall’attuale presidente emerito della Fondazione Sicilia Raffaele Bonsignore, attraverso Vogue Italia per lanciare una sottoscrizione.

Oltre al contributo della stessa Fondazione Sicilia, pari a 60 mila euro, hanno risposto la fondazione Cariplo con una donazione di 150 mila euro, quella della Compagnia San Paolo per lo stesso ammontare e la Sparkasse di Bolzano, una delle più importanti Casse di Risparmio indipendenti in Italia, che ha partecipato con un contributo di 30 mila euro.

L’allarme sociale dell’anno scorso, “ha attivato una combinazione di sinergie e convergenze su tre fronti – ha spiegato il sindaco Roberto Lagalla – anzitutto controllo del territorio attraverso telecamere capaci di scandagliare otticamente e termicamente l’intero territorio comunale, reso possibile anche grazie alla Sispi.

“Il secondo livello – ha aggiunto il primo cittadino – è quello della prevenzione e del contrasto, che realizziamo attraverso apposite convenzioni con le associazioni di protezione civile nelle giornate a rischio meteo e una in particolare siglata con il comando provinciale dei Vigili del fuoco che si impegna a disporre una sua unità supplementare. Infine, piani di protezione civile più potenziati: grazie a questi verranno disposte anche limitazioni agli accessi nelle aree più a rischio, con particolare riferimento al Parco della Favorita e all’accesso a Monte Pellegrino”.

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