Formazione, a Catania oltre 1,4 milioni di euro - QdS

Formazione, a Catania oltre 1,4 milioni di euro

Formazione, a Catania oltre 1,4 milioni di euro

mercoledì 14 Agosto 2024

È la seconda provincia siciliana per i contributi ricevuti dal Fondo paritetico per la riqualificazione dei lavoratori: formati quasi 7 mila di circa 460 aziende

CATANIA – Con oltre 1,4 milioni di euro di contributi ricevuti per la formazione dei lavoratori, Catania si posiziona al secondo posto tra le provincie siciliane che hanno beneficiato di più della formazione finanziata da FondItalia, Fondo paritetico per la formazione dei lavoratori. Finanziamenti che sono serviti per la riqualificazione professionale di quasi 7mila lavoratori di oltre 460 aziende della provincia. I dati sono emersi dall’edizione 2024 del Rapporto FondItalia che, ogni due anni, viene pubblicato dal Fondo per tracciare l’andamento della formazione continua nel nostro Paese.

15 anni di attività di FondItalia

Nei 15 anni di attività di FondItalia, la Sicilia si è posizionata tra le regioni italiane dove l’attenzione alla formazione continua dei lavoratori è stata intrapresa, dalle aziende del territorio, con costanza e partecipazione e la provincia di Catania si è dimostrata tra le più virtuose, seconda solo alla provincia di Palermo e davanti a quella di Ragusa. Degli oltre 65mila lavoratori siciliani che hanno aderito a FondItalia da luglio 2009 – primo mese in cui è stato possibile effettuare l’adesione al Fondo –, quasi il 20% sono di Catania e provincia mentre le aziende aderenti che hanno sede in provincia sono oltre il 17% su un totale di oltre 13mila.

Il 50% delle micro e piccole imprese aderenti a FondItalia viene coinvolta in attività formativa

“Le transizioni che stiamo vivendo costringono le imprese ad adeguare le competenze del capitale umano – sottolinea il direttore del Fondo Egidio Sangue -. Se questo non avviene ci sarà un calo della competitività con consequenziale perdita di posti di lavoro e marginalizzazione dei territori. In una società che invecchia, il capitale umano che abbiamo oggi a disposizione è prezioso e inestimabile e deve essere valorizzato con l’investimento sulle competenze. Il 50% delle micro e piccole imprese aderenti a FondItalia viene coinvolta in attività formativa – ha proseguito Sangue – e questo ci inorgoglisce e ci rende ottimisti. Ormai da qualche tempo fra le proposte di FondItalia c’è quella di inserire nei percorsi di formazione finanziata anche gli imprenditori, perché sono loro che guidano le aziende e i lavoratori e come tali devono poter essere costantemente aggiornati”.

Nel dettaglio, il 93% delle imprese siciliane che hanno aderito a FondItalia sono “microimprese”, ossia con meno di nove dipendenti (per un totale di oltre 36mila lavoratori) mentre il 6% sono piccole imprese con un numero di dipendenti compresi tra le 10 e le 49 unità professionali (per un totale di oltre 16mila dipendenti). Come detto, la provincia più rappresentata è quella di Palermo con il 35% delle imprese e il 33% dei lavoratori, seguite da quella di Catania (17% di imprese e 19% di lavoratori) e da quella di Ragusa (11% di imprese e 11% di lavoratori). Commercio (27%), costruzioni (14%), servizi di alloggio e ristorazione (12%) e agricoltura e pesca (9%) i settori più rappresentati dalle imprese aderenti.

Dal 2010, anno di attivazione del primo Sportello di FondItalia per il finanziamento della formazione continua, sono state poco più del 12% delle imprese e del 36% dei lavoratori siciliani aderenti al Fondo ad aver beneficiato delle risorse per la formazione messe a disposizione da FondItalia, per un totale di quasi 12 milioni di euro. La provincia che ha maggiormente beneficiato dei contributi è stata quella di Ragusa (per il 28%), seguita da quella di Palermo (23%) e quella di Catania (16%).

“Come FederTerziario in Sicilia – sottolinea Nicola Patrizi, presidente di FederTerziario – abbiamo già sperimentato un modello virtuoso che coniuga formazione e lavoro, indirizzando degli studenti siciliani nelle strutture alberghiere altoatesine col contributo di FederTerziario Sicilia che si è fatta carico anche delle spese di mobilità. Un ponte tra scuola e lavoro che reputiamo fondamentale per colmare il disallineamento tra domanda e offerta del lavoro, e che supportiamo nelle nostre aziende associate anche con il sistema della formazione continua grazie alla presenza di FondItalia”.

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