Servizio idrico a Barrafranca, la versione del sindaco Lo Monaco - QdS

Servizio idrico a Barrafranca, la versione del sindaco Lo Monaco

Servizio idrico a Barrafranca, la versione del sindaco Lo Monaco

Chiara Vilardo  |
mercoledì 11 Settembre 2024

Il primo cittadino di Barrafranca ha chiarito la posizione dell’Amministrazione sul cambio di gestione a favore della società AcquaEnna. Un iter avviato prima dell’insediamento dell’attuale governo locale

BARRAFRANCA (EN) – Il sindaco Giuseppe Lo Monaco è intervenuto per fare chiarezza sulla situazione che riguarda l’erogazione del servizio idrico in città e la società AcquaEnna.

Il primo cittadino ha specificato che la cessazione del servizio all’ente non è stata effettuata dall’attuale Amministrazione, come invece pare essere stato riportato via social nei giorni scorsi: “Sono venuto a conoscenza – ha affermato il sindaco – di diversi post o commenti ai post, che mi sono stati inviati da terzi, ove si afferma che sia stata l’Amministrazione Lo Monaco a cedere il servizio idrico integrato ad AcquaEnna in data 6 dicembre 2023”.

Il Comune non ha ceduto il servizio idrico ad AcquaEnna

Sono affermazione false – ha proseguito il primo cittadino – strumentali e diffamatorie da parte di alcuni soggetti che, come sono soliti fare, istigano all’odio contro questa Amministrazione, colpevole solo di aver posto fine al marciume politico e all’illegalità che albergava in passato nel nostro Comune. Per farla breve, non esiste alcun atto e/o verbale firmato da questo sindaco e/o da qualcuno dell’Amministrazione Lo Monaco con cui il servizio idrico integrato è stato ceduto ad AcquaEnna”.

L’iter per il cambiamento abbiato dall’Amministrazione Accardi

Il sindaco Lo Monaco ha poi continuato precisando che sì, la cessione è avvenuta, ma che nulla ha a che fare con la sua Amministrazione, in quanto insediatasi successivamente alla consegna del servizio idrico alla società. “Per maggior chiarezza, l’iter per il cambiamento della modalità di gestione del servizio integrato è stato avviato dall’Amministrazione Accardi con la deliberazione di G.c n.123 del 30 dicembre 2020, a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della legge regionale che consentiva ai Comuni la gestione diretta. Dopo lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, la Commissione straordinaria ha ripreso detto iter sottoscrivendo prima il contratto di servizio con la società AcquaEnna e poi, il 22 dicembre 2022, il verbale di cessione e consegna del servizio all’Ente con effetto dal primo gennaio 2023”.

Queste date provano che il cambio sia avvenuto per volere dell’amministrazione precedente a quella Lo Monaco. “Questo Sindaco – ha continuato il primo cittadino – si è insediato l’1 giugno 2023 e tutti gli assessori sono stati nominati 15 giorni dopo. La superiore successione temporale dimostra plasticamente la falsità delle affermazioni dei soliti mistificatori, sciacalli e diffamatori seriali. Ancor più falso e strumentale è poi l’asserzione secondo cui il Servizio idrico integrato sarebbe stato ceduto ad AcquaEnna il sei dicembre 2023 sulla scorta di un richiamo interpolato ed estratto dalla sentenza n.129 del 23 febbraio 2024 del Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana”.

Le tappe del caso giudiziario tra AcquaEnna e Comune di Barrafranca

Ad ulteriore chiarimento della vicenda il sindaco ha ripercorso anche le tappe di quest’ultimo citato caso giudiziario intercorso tra AcquaEnna e il Comune. “Detto giudizio – ha affermato Lo Monaco – riguardava, infatti, il contenzioso tra il Comune e l’Ente per la mancata cessione degli impianti del servizio idrico integrato in virtù di una deliberazione di G.c. del 2013, che, in primo grado si è conclusa con la vittoria di AcquaEnna, sentenza che è stata pubblicata il 14 maggio 2021, circa 20 giorni dopo l’insediamento della Commissione straordinaria. Avverso detta sentenza, i commissari hanno proposto l’appello, prima della cessione del S.I.I ad AcquaEnna e precisamente a settembre 2021, conferendo l’incarico all’avvocato Gallipo di Gioia Tauro. Il sei dicembre 2023 l’avvocato ha depositato i documenti adottati dalla Commissione straordinaria di avvenuta cessione del servizio ad AcquaEnna, circostanza questa che ha indotto il Cgars a dichiarare l’improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse”.

“Continuare ad asserire diversamente – ha infine concluso il sindaco – significa mistificare la realtà e falsificare dati, fatti e atti oggettivamente inconfutabili e incontrovertibili”.

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