Vino, fondi per l’export in Paesi terzi. Cinque milioni a 500 aziende siciliane - QdS

Vino, fondi per l’export in Paesi terzi. Cinque milioni a 500 aziende siciliane

Vino, fondi per l’export in Paesi terzi. Cinque milioni a 500 aziende siciliane

venerdì 11 Ottobre 2024

La campagna 2024/2025 ha l’obiettivo di aumentare la competitività del prodotto anche fuori Ue. L’importo del contributo concesso è pari, al massimo, al 50 per cento delle spese

PALERMO – Quasi cinque milioni di euro per 500 aziende siciliane vitivinicole, raggruppate in 11 consorzi. Questo il risultato della misura “Promozione dei vini sui mercati dei Paesi terzi – Campagna 2024/2025”.

Fondi per 500 aziende vitivinicole siciliane

Sono stati ammessi a finanziamento la cantina vinicola furnarese di Antonino Cambria, l’Ats Sicilia alata bis, il consorzio di tutela dei vini Doc Sicilia, l’azienda auricolare Francesco Tornatore, le cantine Simonetti srl, il consorzio Prosicily, le tenute Nicosia srl, la cantina Cellaro sca, Assovini Sicilia e l’Ati Don Tomasi.

In totale erano stati messi a disposizione sette milioni di euro, di cui 300 mila euro per i progetti interregionali. Con questi fondi sarà possibile finanziare attività di promozione sociale dei propri prodotti in Canada, Giappone, Stati Uniti, Svizzera, Regno Unito e Cina, per un massimo di cinque paesi a progetto.

L’importo del contributo concesso a valere sui fondi europei è pari, al massimo, al 50% delle spese sostenute per realizzare il progetto. La promozione riguarda diverse categorie di vini confezionati: i vini a denominazione di origine protetta, quelli a indicazione geografica protetta, i vini spumanti di qualità, aromatici e non, e i vini con l’indicazione della varietà.

Con i finanziamenti disponibili, si realizzeranno quindi azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che metteranno in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente.

Si organizzeranno partecipazioni a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale, o campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione.

Con questi fondi si andranno inoltre a commissionare anche studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione, per un valore massimo del 3% dell’importo totale previsto.

Obiettivo aumentare la competitività dei vini siciliani

L’obiettivo del bando è quello di aumentare la competitività dei vini siciliani nei paesi extraeuropei e contribuire ad una ulteriore crescita del settore in termini di fatturato, reddito e occupazione. Prende le mosse dal decreto numero 198090 del 3 maggio 2024 del ministro dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, che stabilisce le “modalità attuative della misura “Promozione sui mercati dei paesi terzi dell’Ocm Vino”.

A seguire, il decreto direttoriale numero 2937 del 21 maggio, con cui è stabilito che l’amministrazione regionale va a trasmettere al ministero ed Agea la graduatoria dei progetti regionali ammissibili a contributo. Ormai da anni, i bandi dell’Ocm Vino sono destinati ad imprese vinicole con esclusione dei semplici imbottigliatori o commercianti di vino. Per partecipare ai bandi occorre realizzare prevalentemente il vino con uve di propria produzione, oppure acquistata presso terzi.

Ciò non vuol dire che l’impresa non possa effettuare un’attività di commercio, ma i vini imbottigliati non potranno essere promossi con le agevolazioni di Ocm vino paesi terzi. Si tratta di una campagna molto importante vista la centralità del settore per l’economia isolana, con 103 mila ettari di superficie vitata, di cui 40 mila dedicati alla produzione biologica e integrata, che portano la regione al primo posto nella penisola. Molti i vini che si fregiano di certificazioni di qualità in Sicilia: 1 Docg, 23 Doc e 7 Igt.

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