L'indagine sulla scomparsa della piccola nel 2004 era stata archiviata dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura di Marsala.
Il padre legale della piccola Denise Pipitone, Tony Pipitone, richiede la riapertura delle indagini sulla scomparsa della figlia.
L’indagine era stata archiviata dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura di Marsala.
Denise Pipitone, il padre chiede riapertura delle indagini
Pipitone, ex di Piera Maggio, ha richiesto la riapertura delle indagini per scoprire la realtà su quanto accaduto quell’1 settembre del 2024, ormai 20 anni fa, alla figlia che allora non aveva neanche 4 anni.
“Non posso dire se ci sono elementi nuovi perché la Procura non ha ancora provveduto sulla nostra istanza”, commenta all’Ansa Luisa Calamia, legale di Pipitone. La richiesta fa presupporre che possano esserci elementi nuovi nell’inchiesta, tali da far riaprire il caso. Tuttavia, i dettagli in merito non sono ancora noti.
La notizia della richiesta di Pipitone era già stata riportata lo scorso maggio e la madre di Denise, Piera Maggio, non aveva reagito bene: “In questi casi l’unica cosa che bisognava fare era mantenere il massimo riserbo. Senza che i veri genitori di Denise, quelli di fatto e non sulla carta, ricevano attacchi subdoli e vili da alcuni conoscenti e amici di penna di persone a noi non gradite”, aveva commentato.
Ancora misteri dopo 20 anni
Il caso di Denise Pipitone è uno dei gialli siciliani che ha tenuto la gente incollata agli schermi prima della TV e poi, nell’era digitale, dei cellulari e sui social per anni. Ne sono trascorsi ben 20 e la famiglia della piccola – in primis i genitori Piera Maggio e Tony Pipitone – continuano a chiedere e cercare giustizia. L’ipotesi che da sempre è la più plausibile per i due è che la bambina sia stata rapita. Da chi, per quale ragione e che fine abbia fatto la piccola sono gli elementi ignoti.
C’è poi il mistero di chi sa ma non parla. Tra piste varie – quella della Valtellina, quella che portava in Kosovo tra le altre – e appelli contro l’omertà di quella Mazara del Vallo che, secondo Piera Maggio, potrebbe avere risposte a molti interrogativi, il caso di Denise Pipitone è ancora una lunga serie di domande e ipotesi senza risposte e riscontri.
L’appello
“Dopo vent’anni dal sequestro di nostra figlia – avevano scritto Piera Maggio e Pietro Pulizzi in occasione del 20esimo anniversario della scomparsa di Denise Pipitone -, non abbiamo nulla da aggiungere più di quanto non abbiamo già detto in tutti questi anni. Nel giorno della triste ricorrenza si rinnova più forte il nostro dolore misto alla rabbia per l’insuccesso nel ritrovamento di Denise e per la mancata giustizia”.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI