Lo scontro tra Gaetano Galvagno e Ismaele La Vardera di martedì 5 novembre all’Ars si è spostato ad uno scontro tra il deputato ex Sud chiama Nord ed il fondatore Cateno De Luca sui social.
Il consiglio di presidenza dell’Ars ha concesso la permanenza del gruppo Sud chiama Nord in assemblea regionale in virtù dei requisiti di collegio elettivo e rappresentanza nazionale. Il gruppo di Cateno De Luca ha infatti deputati eletti in due diversi collegi, sui tre rimasti a Palazzo dei Normanni, e con rappresentanza alla Camera dei deputati ed al Senato della Repubblica.
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Ne ha dato formale notizia tra le comunicazioni di apertura lavori d’aula il presidente Gaetano Galvagno martedì pomeriggio. Il consiglio si era riunito deliberando a fine ottobre. Nel frattempo in aula stavano cambiando gli equilibri, e la seduta di martedì ne ha dato evidenza in tutto il suo fragore.
Sud Chiama Nord, De Luca e La Vardera fanno “scrusciu” in aula all’Ars
Frecciate sono partite dal leader Cateno De Luca nel corso dell’intervento in Sala d’Ercole, con una frequente ripetizione del termine dialettale “scrusciu” argomentando di risorse per sagre ed associazioni durante la discussione generale sulla variazione di bilancio. Un giocare con le parole che a molti ha fatto intendere un riferimento all’associazione “Scrusciu Caccamo” voluta da Ismaele La Vardera e federata a Sud chiama Nord. Nel corso della seduta si è poi assistito allo scontro tra La Vardera, ora al gruppo misto, ed il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Scontro che si è consumato con il microfono chiuso a La Vardera e le battute di Galvagno ai danni del deputato ex Sud chiama Nord.
Il presidente invita il “tiktoker” a lasciare Sala d’Ercole
Galvagno ha più volte pungolato La Vardera, ricordando al deputato che “non siamo a Le Iene”, criticandolo sul modo di intervenire perché secondo il presidente dell’Ars a La Vardera “mancano le basi” sul metodo di lavoro in Parlamento, definendolo “tiktoker” ed invitandolo ad uscire dall’aula per fare un altro video su Instragram. Alla fine Ismaele La Vardera non è uscito dall’aula ma ha lasciato il pulpito dal quale continuava ad urlare a microfono spento. Ad accendere la miccia era stato un commento-denuncia del deputato circa dei fondi di cui avrebbe beneficiato in modo poco trasparente un familiare di un deputato dell’Ars. “Tutto questo astio – ha poi affermato in una nota Ismaele La Vardera – perché ho denunciato in aula di aver scoperto che un deputato avrebbe dato dei soldi ad una associazione che ha sede a casa della madre”.
Accuse reciproche tra Galvagno e La Vardera
La baraonda in Sala d’Ercole era partita con il primo commento del presidente Gaetano Galvagno che aveva detto a La Vardera di non poter fare la morale a nessuno. Da questo sono emersi accesi scambi anche sulla legittimità dell’ex collega di partito di Cateno De Luca in Commissione antimafia siciliana. Accuse rispettive su condotte non limpide. Secondo La Vardera, che ha annunciato l’intenzione di chiedere udienza al presidente della Repubblica, Galvagno “è venuto meno nel suo ruolo di terzietà non spendendo una sola parola per la grave denuncia che ho fatto che, guarda caso, riguarda un deputato del suo stesso partito Fratelli d’Italia”. Al termine della seduta, il leader di Sud chiama Nord ha espresso su altri canali solidarietà al presidente dell’Assemblea regionale. Altro atto di uno scontro tra il fondatore e l’ex deputato di Sud chiama Nord, con Ismaele La Vardera che ricorda a mezzo social media che in altra occasione, qualche mese addietro, Cateno De Luca aveva espresso solidarietà al suo parlamentare per una simile circostanza.
L’ex deputato di Sud chiama Nord isolato all’Ars
Ismaele La Vardera però, mentre Cateno De Luca procede nel suo percorso di avvicinamento alla coalizione di centrodestra che è maggioranza oggi e che si propone di esserlo anche nella prossima legislatura, affronta altre difficoltà anche nel gruppo misto in cui i deputati sono soltanto due: lui e Gianfranco Micciché. In occasione della conferenza dei capigruppo in ufficio di presidenza, martedì mattina, per discutere il disegno di legge sulle variazioni di bilancio, Micciché pare abbia preso parte alla riunione senza comunicare nulla o condividere niente con La Vardera. Del gruppo misto a due, Micciché è capogruppo per anzianità e con La Vardera difficilmente possono immaginarsi punti di incontro. Il gruppo parlamentare all’Ars di Cateno De Luca è quindi salvo, ma il campione di comunicazione e consenso popolare La Vardera è adesso isolato e messo anche alla porta dall’Ars. Metaforicamente, ma c’è andato vicino anche fisicamente con l’invito del presidente Gaetano Galvagno martedì pomeriggio a lasciare l’aula di Sala d’Ercole.
Immagine di repertorio