Strage di Altavilla, perizia psichiatrica per la figlia di Barreca

Strage di Altavilla, ancora tanti dubbi: perizia psichiatrica anche sulla figlia 17enne di Barreca

Strage di Altavilla, ancora tanti dubbi: perizia psichiatrica anche sulla figlia 17enne di Barreca

Redazione  |
giovedì 07 Novembre 2024

Lo ha deciso il giudice del tribunale dei minorenni che sta seguendo il caso.

Sarà effettuata una perizia psichiatrica anche sulla figlia 17enne di Giovanni Barreca, tra gli accusati della strage di Altavilla Milicia (PA) dello scorso febbraio: lo ha deciso il giudice del tribunale dei Minorenni, Nicola Aiello.

La giovane è accusata di aver preso parte ai riti di “purificazione” e agli esorcismi che avrebbero portato alla morte della madre Antonella Salamone e dei fratelli Kevin ed Emmanuel al culmine di atroci torture. Torture che la giovane avrebbe confessato, rivelando agli inquirenti anche di essere stata anche lei – assieme al fratello, poi morto, Kevin – ad aver posto fine alla vita della madre.

Strage di Altavilla, perizia psichiatrica per la figlia di Barreca

A decidere di fare una perizia anche sulla 17enne, oltre che sul padre Giovanni Barreca, è stabilire se la giovane – al momento del triplice omicidio – fosse capace di intendere e di volere. “A casa c’erano i demoni”, avrebbe raccontato più volte l’adolescente, spiegando che quanto accaduto era necessario per scacciare il male dalla casa. A mettere in atto le torture sarebbero stati principalmente Sabrina Fina e Massimo Carandente, la coppia di presunti “santoni” accusati assieme alla 17enne e a Giovanni Barreca degli orrori della villetta.

Per la perizia, le autorità competenti hanno nominato un perito neuropsichiatra infantile di Roma. Il 30 gennaio dovrebbe consegnare i risultati della consulenza.

Il dibattito sul padre

La Procura di Termini Imerese ha depositato appello al Tribunale del Riesame contro l’ordinanza di revoca di misura cautelare e di applicazione provvisoria di misura di sicurezza disposte dal gip nei confronti di Giovanni Barreca. Il muratore 54enne, principale indagato per la strage di Altavilla Milicia, è stato scarcerato in quanto ritenuto “incapace di intendere e volere”. Per la Procura, però, sarebbe socialmente pericoloso e quindi dovrebbe stare ancora in carcere sotto stretta sorveglianza.

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