Durante lo scambio d'auguri con la stampa. l'ad e vice-presidente Vincenzo Grella ha parlato del futuro del Catania
Nella serata dello scambio di auguri tra il Catania e la stampa locale, l’ad rossazzurro Vincenzo Grella ha parlato del momento della squadra di Domenico Toscano, tornata al successo nello scorso turno con la manita rifilata a domicilio ad un Taranto ormai alla deriva. Il vice-presidente etneo è carico in vista della chiusura del 2024, con le due gare casalinghe consecutive contro Potenza e Sorrento che potrebbero fruttare 6 punti e, chissà, anche ridurre il distacco con la capolista Benevento. Il 5 gennaio, poi, lo scontro diretto al “Vigorito”.
Grella ci crede: “Ottimista per natura, abbiamo la gente per vincere”
“Primo posto? Ci credo al 100%, se non credessi a vincere non farei più questo lavoro – la sua risposta al QdS – Abbiamo un grande tecnico come Toscano che sa come vincere e un direttore sportivo eccezionale come Daniele Faggiano di cui, mi spiace, non poter fare affidamento nella quotidianità per il momento. La squadra è migiore di quella dello scorso anno, me lo sento: tutti gli infortuni in mezzo al campo, che ci hanno privato dei nostri migliori mediani, hanno pesato tanto. Adesso, però, con la rosa al completo sono convinto che potremo giocarcela: già dalle prossime due mi aspetto dalla squadra 6 punti per accorciare la classifica”.
“Il mercato? Ecco cosa vi dico: sul vecchio logo non dipende da noi”
Con l’approssimarsi del mese di gennaio, che segnerà l’apertura della sessione invernale del calciomercato, inevitabili le domande sui possibili rinforzi in arrivo alle pendici dell’Etna: “Non penso che dobbiamo fare grandi cose se non utilizzare al meglio il budget che c’è già – le parole di Grella – Abbiamo cinque esuberi che costano tanti soldi e che in qualche modo possono bloccare i movimenti del club. Dobbiamo trovare le soluzioni perché questo denaro venga utilizzato in modo più efficiente insieme a qualche calciatore che non ha funzionato. Il vecchio logo? Non dipende più da noi. Più di fare un’offerta, più di attendere, più di fare varie sollecitazioni non so più che fare. Mi è dispiaciuto anche il comportamento ricevuto vista la buona volontà; questa è una cosa che noi non è che dobbiamo fare, noi la vogliamo fare ed è ben diverso. Spero che sia tutto in buona fede e che qualcuno non si approfitti della grandezza del nostro Presidente e della sua volontà di acquistare il logo. Noi la nostra proposta l’abbiamo già fatta, ma non ieri, un po’ di tempo fa: continuiamo a restare in attesa”
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