Ieri il presidente della Regione, Renato Schifani, ha firmato il decreto che istituisce il Tarcopad.
Nuovo passo avanti nel percorso di implementazione degli organismi che dovranno supportare l’impegno che la politica siciliana ha preso in autunno nel contrasto alle dipendenze. Ieri il presidente della Regione, Renato Schifani, ha firmato il decreto che istituisce il Tarcopad, acronimo che indica il Tavolo tecnico per la ricerca e il coordinamento partecipato in area dipendenze, uno degli anelli del sistema con cui si punta a dare un contributo concreto alla promozione di iniziative utili ad affrontare quella che, negli ultimi anni, specialmente con la diffusione del crack, è un fenomeno che colpisce tantissime famiglie.
La legge all’Ars
A ottobre era stata l’Assemblea regionale siciliana ad approvare la legge numero 16 sul “Sistema integrato e diffuso di prevenzione, cura, riduzione del danno e inclusione sociale in materia di dipendenze”. L’Aula ha approvato un testo che punta tra l’altro a introdurre un modello di gestione partecipata sul tema e predisporre percorsi di diagnosi, trattamento e riabilitazione sanitaria, di inclusione sociale, lavorativa e ricreativa in una prospettiva di piena realizzazione della persona. Tra gli obiettivi perseguiti dalla legge ci sono la realizzazione di spazi di accoglienza e ascolto e l’attivazione di progetti sia in chiave informativa e di prevenzione, compresa quelle da fare all’interno delle scuole, che di sostegno a chi invece si trova a fare i conti con forme di dipendenze da cui, senza aiuto, è difficile uscire.
Tutti propositi che però senza un concreto investimento di risorse sarebbe difficile raggiungere. Ed è per questo che la legge ha pianificato fino al 2026 una ripartizione di fondi per specifici settori di intervento. “Il finanziamento di oltre 23 milioni di euro nel triennio che il mio governo ha garantito rappresenta una dimostrazione concreta di responsabilità e impegno da parte delle istituzioni, che si aggiunge alle altre risorse stanziate all’inizio dell’anno per la creazione a Palermo del primo Centro di pronta accoglienza”, sono le parole con cui Schifani ha commentato l’approvazione della legge all’Ars.
Chi comporrà il Tarcopad
Con il decreto di ieri, Schifani ha indicato i soggetti che andranno a comporre il tavolo tecnico a cui, così come previsto dalla legge, spetteranno una serie di compiti. Dalla formazione ed esecuzione degli atti della giunta necessari alla realizzazione delle strategie di intervento all’incentivazione di progetti di studio e ricerca, fino all’individuazione di immobili regionali da assegnare alle attività di prevenzione e trattamento delle dipendenze.
A comporre il tavolo saranno il presidente della Regione o da un suo delegato, il dirigente generale del dipartimento Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico, il dirigente del dipartimento Politiche sociali, i direttori delle Uoc dei dipartimenti Dipendenze patologiche delle Asp, e poi ancora i delegati delle società scientifiche accreditate a livello regionale nel settore delle dipendenze, i rappresentanti delle reti che riuniscono gli enti del privato sociale e del terzo settore che gestiscono servizi accreditati per la cura e la riabilitazione, due rappresentanti dei gruppi di auto-mutuo aiuto presenti in Sicilia, un delegato del Comitato regionale universitario della Sicilia e almeno un rappresentante designato dalle federazioni degli ordini sanitari d’intesa con gli ordini territoriali, rispettivamente dalla Fnomceo, Fnob, Cnop, Fofi, Fnopi.
Secondo passo
Il Tarcopad rappresenta il secondo passo nella fase di implementazione del sistema che verrà allestito. In precedenza, infatti, sempre Schifani aveva dato il via all’istituzione del Crid, il comitato regionale di indirizzo sulle dipendenze che avrà il compito di “promuovere iniziative per realizzare le strategie regionali”.
Anche in questo caso a presiedere l’organismo è il presidente della Regione, mentre gli altri componenti sono gli assessori – o figure da loro delegate – alla Famiglia, alla Salute e all’Istruzione.